|  Laureato
              in Scienze Politiche presso l'Università Cattolica di Milano,
              Gianluigi Margutti ha oggi 57 anni ed alla guida della lista di
              Forza Italia che appoggia il candidato sindaco Stefano Candiani.
              Per molti anni dirigente della Regione Lombardia, ho poi scelto la
              libera professione divenendo macroeconomista e giornalista, e
              svolgendo attività imprenditoriali proprie. Margutti è stato
              Presidente di Sogeiva Varese Ambiente SpA, ha diretto varie
              testate giornalistiche, tra cui “Trasporti in Lombardia”. Con
              Francesco Ogliari è autore di una collana, oggi arrivata al
              quinto volume, sulla storia dei trasporti in Lombardia. Dal 1970
              fino al 1993 è stato consigliere comunale proprio a Tradate,
              nonché assessore e viceSindaco; segretario provinciale del PSI
              dall’80 all’83. Per Forza Italia è stato coordinatore
              regionale del Dipartimento Trasporti e responsabile provinciale
              della Formazione. «Non lo dico quasi mai, ma mi lusinga essere
              Commendatore al merito della Repubblica Italiana fin dal 1983».
 Come
              mai ha deciso di ricandidarsi?«Una vecchia passione
              mai passata e mai sopita. Più che una ricandidatura è un rientro
              nella mia Città, per far vincere le ragioni della politica intesa
              come servizio e non come occupazione del Palazzo, dal quale - lo
              dice il mio passato politico - non ho mai fatto parte, in quanto
              non ho mai fatto il politico di professione. Tra l’altro non ho
              mai avuto grandi fortune in politica. Anzi! Sempre ‘primo dei
              non eletti’, sia alla Camera dei Deputati che alle recenti
              elezioni regionali. Quindi a Tradate mi presento quale capolista
              non per ripiego (nutro altre ambizioni professionali e culturali),
              ma proprio perché continua ad appassionarmi l’impegno civile e
              molti amici me lo hanno anche questa volta chiesto. Come fai a
              dire no?»
 Con
              quali criteri è stata composta la lista di Forza Italia?«Rappresentatività, impegno dimostrato nell’attività
              politica, assoluta onestà (tutti hanno certificato la propria
              estraneità a problemi di qualsivoglia tipo con la giustizia) e
              capacità nel poter amministrare la cosa pubblica. Appunto per
              questo, poiché posso essere ritenuto il “decano” della lista
              degli Azzurri, mi sono messo  a
              loro disposizione per aiutarli e per dare consigli. Sono il
              capolista per il consiglio comunale e sono stato tra i primi in
              Italia a costituire il Movimento degli Azzurri. Insieme a me
              affrontano la prova elettorale altri diciannove candidati che
              rappresentano categorie sociali e professioni diverse:
              imprenditori, pensionati, liberi professionisti, operai,
              impiegati, commercianti, artigiani, studenti. Nella composizione
              della lista sono state rispettate le indicazioni per un’adeguata
              presenza femminile: le donne candidate sono quattro. Noi siamo il
              partito del Presidente Silvio Berlusconi, anche a Tradate».
 Il
              vostro maggiore contributo al programma stilato da tutto il
              centrodestra?«Sulle politiche
              sociali, sulla politica per gli anziani e per i giovani, assieme a
              un corretto utilizzo del territorio. Una città è degna di tale
              nome se non dimentica chi è in particolare bisogno. Una città
              deve permettere ai propri cittadini di circolare sicuri, di vivere
              sicuri. Viabilità, strade
              e parcheggi con attenzione all’ambiente, perché ne va della
              salute! Esistono i problemi della gente, che ha bisogni ed
              esigenze. Il Comune deve essere a disposizione di tutti, non della
              parte politica che vince. Passate le elezioni, occorre
              amministrare con tenacia, serietà e onestà. Questo il nostro
              impegno».
 Quali
              i maggiori problemi della città?«Li ho anticipati poco
              prima. E in caso di vittoria elettorale farò in modo che almeno
              ogni sei mesi siano pubblicamente incontrati i Cittadini per
              rendere conto di come sono state affrontate le loro attese. I
              nostri slogan elettorali sono semplici e non lasciano dubbi: siamo
              impegnati a migliorare Tradate nell’interesse di tutti, per
              aiutarla a crescere, per migliorarne la viabilità, per la salute
              e per l’ambiente, per la sicurezza. 
              Per farne una bella città».
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