Bardello - La candidata sindaco della lista "Per bardello" parla della sua lunga carriera nell'amministrazione: 14 anni tra opposizione e maggioranza per il bene della sua comunitą
Quintč: "Lo sviluppo di Bardello sarą a misura di bardellese"
È giovane ma ha alle spalle una lunga esperienza della cosa pubblica. Da 14 anni ( 4 all'opposizione e 10 con la giunta Del Grande), Paola Quintè, candidato sindaco della lista "Per Bardello", svolge un ruolo attivo nella politica comunale, dandosi da fare anche nella Pro Loco: « Mi sento pienamente bardellese e sono orgogliosa di queste mie radici. Per questo credo nell'impegno istituzionale e nel ruolo determinante che svolgono le associazioni di volontariato per far vivere questo paese».
C'è il pericolo che il paese muti il suo volto e si perda la rete sociale? «A Bardello abbiamo avuto un problema grosso. Per quindici anni siamo rimasti privi di piano regolatore. Così il comune non si è potuto allargare. I nostri concittadini hanno dovuto trasferirsi in altri paesi. Dallo scorso anno questa situazione si è sbloccata con l'approvazione della variante. Siamo così cresciuti di circa 250 persone: alcuni sono bardellesi rientrati ma la maggior parte arriva da altri comuni. Il rischio che si perda il tessuto sociale c'è. Ecco perchè stiamo lavorando molto per l'integrazione. Con la Polisportiva o la Pro Loco, alla scuola e all'asilo, vogliamo inserire tutti i "nuovi arrivati" così da avere una vera collettività attaccata al comune»
A proposito di sviluppo, quali linee dovrà avere il PGT? «Un grande sforzo, lo ripeto, è stato compiuto lo scorso anno. Ora lo sviluppo sarà armonico, secondo quelle che sono le dinamiche di questo paese. È chiaro che per noi dare la possibilità ai giovani bardellesi di rimanere a vivere nel proprio territorio è importante. Ma lo sviluppo non deve far perdere l’identità. Si dovrebbe metter mano al centro storico, ma solo per riqualificarlo. Piuttosto vorremmo accelerare sui lavori viabilistici, di competenza della Provincia, lavori che allevierebbero l’attuale circolazione all’interno del nostro comune.
Tanto movimento, tanto traffico pesante. Qui non si conosce la crisi economica? Eh no. Anche qui inizia a farsi sentire. Aziende in crisi o ditte che meditano di trasferirsi. Anche noi abbiamo le nostre “vittime” della crisi economica. E sono sempre le fasce più deboli a rimetterci,. Penso agli extracomunitari. Nel nostro programma, un’importanza viene data ai servizi sociali per stare al fianco di chi è in difficoltà
E per i giovani? Offriamo due realtà importanti: la Polisportiva che da due anni ha anche il suo campo di calcio, e la Pro Loco. Oltre non c’è molto. Mi rendo conto che ci sono poche attrazioni, pochi divertimenti. Ai miei tempi c’erano molte più occasioni. Io, però, invito i ragazzi a non stare in disparte, a diventare protagonisti di questo paese: la Polisportiva o la Pro Loco potrebbero diventare volano di idee che loro stessi propongono e portano avanti. Oltre alla rete dei social network, dove si incontra tutta la gioventù bardellese, di spazi reali per fare ce ne sono tanti…
E per gli anziani? Quali servizi? Se consideriamo i negozi, abbiamo giusto quelli strettamente necessari: l’edicola, il panettiere, il tabaccaio. Siamo molto orgogliosi di questi punti di socialità. Ci rendiamo conto, tuttavia, che la concorrenza è molto dura. Se, però, viene affrontata con un pizzico di intraprendenza…
Farmacia? Medico? Abbiamo fatto il bando per aprire la farmacia e siamo in attesa che un farmacista “ci scelga”. Nell’ambulatorio medico ci sono tre dottori a rotazione, professionisti che abbiamo in “comunione” con Bregano e Biandronno. Se hai bisogno in un giorno diverso da quello previsto, però, devi andare nei due comuni vicini. Con i tuoi mezzi.
Tra i servizi, però, abbiamo investito moltissimo nell’istruzione. Scuola dell’infanzia e primaria sono due luoghi di aggregazione determinanti. Ecco perché abbiamo sostenuto i lavori di ristrutturazione dell’asilo che sembrava destinato a chiudere. Oggi è tornato ad essere molto vitale. Poi abbiamo lo scuolabus per raggiungere le medie o le superiori di Gavirate.
Lago di Varese: risorsa o limite? Per noi è indubbiamente una risorsa. La scorsa Pasqua abbiamo inaugurato il parco al lago, con un punto di ristoro e servizi igienici. È andata benissimo. Per ora è gestita dalla Pro Loco che non può tenere aperto tutti i giorni, ma indubbiamente è un centro di grande utilità per la pista ciclabile. La Pro Loco ha messo a punto un cartellone di eventi estivo che sicuramente attrarrà molte persone.
Dovesse rivivere, dunque, questo lago andrebbe meglio sfruttato? Dovesse rivivere oggi, tutti noi comuni rivieraschi ci troveremmo spiazzati. Non abbiamo attrezzature ricettive. Ma siamo pronti a metterci ogni energia per farlo decollare.