Biandronno - Il candidato della lista "insieme per Biandronno e Cassinetta con Augusto Vanetti" è una vecchia conoscenza della comunità e vuole tornare per completare l'opera
Augusto Vanetti: "La mia candidatura ha il sapore di un'opera incompiuta"

Augusto Vanetti ha alla spalle una lunga esperienza politico-amministrativa: assessore anziano dal 1975 al 1980, sindaco per due mandati consecutivi dal 1995 al 2004, vicesindaco e Assessore dal 2004 al 2007, consigliere dal 2008 ad oggi ama ricordare le tante vittorie che portano la sua firma (Villa Borghi, Società Operaia, Polo Scolastico, Rotonde stradali a Cassinetta, Pista Ciclopedonale, Impianti Sportivi, la casa di Gualberto Niemen,la casa della Silvana Chiodetti, il Trompe  l’ oeil in sala Consiglio, la fontana in Piazza Cavour) ed è pronto a rimettersi in gioco per prendersi una sorta di “rivincita”.

 1) Augusto Vanetti, un tempo al fianco dell'attuale amministrazione e poi uscito in modo polemico. La sua candidatura ha un sapore di sfida, di vendetta o cos'altro ?
Ha un sapore di opera incompiuta, tante cose si sarebbero potute ancora fare. Gli ultimi "risultati" dell'amministrazione attualmente in carica sono frutto di impegni presi all'alba del mio secondo mandato. Terminato quel periodo, le iniziative hanno subito una brusca frenata e di nuove non ve ne sono state. Riguardo la mia polemica... Beh, non c'è nessuna polemica, solo tanto rammarico per essere stato bollato con il termine "sfiduciato" dal proprio superiore che ha potuto amministrare trovandosi il terreno spianato in più punti e ha tagliato i nastri di opere che senza l'impegno delle due amministrazioni precedenti non si sarebbero potute realizzare.
Tengo a sottolineare che non sono io ad essere uscito, ma sono stato "sfiduciato". Rispondendo a una domanda con altre domande... Mi chiedo, anzi vi chiedo... "sfiduciato", per quale motivo? Per avere fatto troppo per Biandronno (e mi pare che i fatti parlino chiaro)? E mi parrebbe assurdo, Oppure perchè è così che si tratta chi può essere considerato soggetto di fastidio?

2) La Biandronno che vorrei e quella che ho
Le superfici del nostro paese, specialmente nelle aree dei centri storici, di Biandronno e di Cassinetta, sono generalmente occupati da costruzioni. Nelle aree libere che residuano, i cittadini, dovrebbero incontrarsi per intrecciare relazioni, divertimento, conoscenza, partecipazione. Dovrebbero essere dei salotti dove i cittadini possano usare i luoghi come il proprio di casa. Progettarli in modo accogliente e amichevole non è facile, ma con la partecipazione dei biandronnesi si potranno creare ad-hoc come il sarto realizza l’abito su misura del proprio cliente.
Oggi lo sviluppo urbanistico è stato caotico e poco attento alle necessità della popolazione per vari motivi o necessità amministrative, lasciando inespresse le potenzialità di queste aree. Anche le nuove realizzazioni non hanno centrato lo scopo di offrire alla cittadinanza i luoghi di ritrovo ed uso degli spazi come necessità.

3) E tra dieci anni cosa sarà? Il PGT è uno strumento importante, quali dovrebbero essere le linee ispiratrici?
Si continua a chiedere riferimenti al PGT come se questo strumento fosse un documento confezionato dall’Amministrazione a proprio piacimento. La Legge Regionale 12/2005, è documento principe che indica il processo da seguire per arrivare a realizzare un PGT che si differenzi da un PRG. Mi sembra che l’Amministrazione attuale non abbia capito questa differenza e continui a predisporre il PGT nel chiuso della “ stanza del potere”. Al termine si presenterà alla popolazione con un documento che si chiamerà PRG e quindi facilmente annullabile dal TAR, come già avvenuto con tanti altri comuni. Noi per quanto riguarda gli indirizzi strategici ci ispireremo alla massima partecipazione della cittadinanza con la pubblicità, come prevista dalla giurisprudenza, con la collaborazione fattiva delle realtà produttive e imprenditoriali presenti sul territorio, con le associazioni, ma soprattutto con i cittadini singoli o in forma associata che ci dovranno indicare come plasmare la Biandronno dei prossimi anni. Dopo questo passaggio formale, dovrà essere posta in essere la valutazione ambientale strategica (VAS). Gli incontri dovranno essere pianificati attraverso le riunioni del Consiglio comunale, solo dopo queste esplicazioni si potranno presentare le proposte per la stesura del documento di Piano. Se non si seguiranno questi passi fondamentali, rischiamo di realizzare un automobile senza il motore che non potrà mai funzionare.

4) e legato al territorio parliamo del lago di Varese. Secondo lei cosa si sta facendo per questo lago, cosa si dovrebbe fare e in che modo. I comuni rivieraschi stanno lavorando in modo adeguato per il bene di questo territorio dal punto di vista paesistico, ma anche turistico?
Sul problema rappresentato dalle acque del lago si sono svolte decine e decine di simposi, di incontri, di conferenze ma da circa 40 anni ad oggi la situazione non è migliorata, anzi è peggiorata in modo molto preoccupante. Si continuano a sprecare soldi pubblici per cercare di depurare acque che continuano ad essere inquinate da centinaia di sfioratori lungo tutto il litorale. Il problema dobbiamo spostarlo su quel collettore che non è più sufficiente a gestire uno sviluppo urbanistico e demografico incontrollato dei comuni che si affacciano sul lago di Varese (e non). Se continuiamo a parlare invece che agire, le conseguenze saranno terribili, e non esagero, in quanto le opere dell’uomo non sono eterne e prima o poi dovremo intervenire con la manutenzione del collettore, in quel momento succederà una catastrofe ecologica.
La nostra proposta è quella di ritornare alla depurazione comunale, in modo che ogni comune si doti di un depuratore, con lo sdoppiamento delle fognature per dividere le nere da quelle meteoriche e che le acque meteoriche vengano depurate con impianti di separazione della prima pioggia per poi immetterle direttamente nel lago di Varese , in modo che il collettore sia meno strategico e possa essere anche baypassato per manutenzione. Non mi sembra che questa strategia sia nell’ottica dei comuni rivieraschi e forse neanche nei progetti della Provincia. Noi amministratori di Biandronno invece, siamo l’ultimo Comune del percorso del collettore fino al depuratore di Bardello e ci siamo posti il problema in quanto già oggi abbiamo riscontrato le possibili falle nella sistematica depurazione del lago.                        
Pensate forse che si possano investire soldi pubblici o privati per promuovere una bellezza naturale come quella del lago di Varese se prima non si mettono in atto tutte le strategie ambientali per proteggere le acque da un continuo inquinamento o da un immanente disastro ecologico?

5) Come definirebbe i servizi alla popolazione di Biandronno, considerandone l’età ?
Il sindaco Calabretta ci ha fornito, bontà sua, un dato secondo il quale l’età media della popolazione di Biandronno si aggirerebbe fra 30 e 50 anni. Sembra il paese di Alice, dove la vita è eterna. Se dovessimo credere a lui non servirebbe intraprendere più alcuna iniziativa. Ma noi vogliamo essere più attenti al disagio sociale che cova in un paese dove l’età avanzata ha una forte preponderanza sulle necessità della popolazione. L’assistenza, la solidarietà, la sussidiarietà sono termini che dovranno essere tenuti in massima considerazione nei prossimi anni in quanto l’età della popolazione tende ad elevarsi, si pensa addirittura che il benessere porti a 68 anni l’età media di uomini e donne. Muovendoci sotto quest’ ottica non possiamo certo togliere servizi che portino un aiuto concreto ai cittadini. Piuttosto, dovranno essere apportate migliorie a quelli esistenti, con l’aiuto dell’Assistente sociale che è una figura fondamentale per la gestione dei disagi degli anziani così come dell’infanzia o della famiglia. Fra le virgole, l’Amministrazione uscente ne è rimasta priva, senza darsene alcuna pena. Non escludo che in futuro non si possano aggiungere nuove forme di assistenza alla popolazione. Dovremo monitorare i disagi presenti per porre in atto le dovute contromisure. 
 
6) I negozi del comune sono adeguati alle esigenze della popolazione?  
Il libero mercato è principe nella valutazione delle dotazioni di necessità. L’amministrazione comunale non deve e non può intervenire per modificare le regole che determinano questo equilibrio. Personalmente mi augurerei che la popolazione possa essere dotata di ogni comfort per quanto necessario alla vita quotidiana. La conformazione territoriale del paese, con due nuclei Cassinetta e Biandronno, dovrebbe dare ad ognuna gli stessi servizi, su questo punto sarà il privato a valutare se potrà essere sopportata l’apertura di un nuova attività commerciale. L’amministrazione dovrà essere attenta all’equilibrio fra le attività esistenti e quelle di nuovo insediamento per dare a tutte la possibilità di sopravvivenza.

7) la presenza di siti industriali come quelli esistenti sul territorio di Biandronno come condizionano la vita del Comune ? I rapporti andrebbero migliorati? E in che modo?
Il dialogo tra la pubblica amministrazione e imprese produttive è una risorsa importante per la crescita economica del territorio, soprattutto attraverso una semplificazione dei rapporti tra mondo produttivo e burocrazia ed una maggior efficienza della P.A. stessa, che a volte sono un ostacolo. L’applicazione della Legge 133/2008 cosiddetta “impresa in un giorno” sarà un fattore fondamentale. La partecipazione alla stesura di un PGT in cui le imprese potranno esporre e attuare le proprie necessità produttive, sarà un ulteriore apporto positivo alla crescita economica. La crisi economica che ci ha colpito in modo inaspettato, ha posto il Comune di Biandronno in una situazione molto critica perché da una parte ha ridotto il reddito imprenditoriale che si ripercuote nelle entrate finanziarie del Comune, proprio nel momento in cui si introduce l’autonomia amministrativa, dall’altro si ripercuote sulle famiglie residenti nel nostro Comune che si ritrovano senza lavoro o in cassa integrazione, riversando sull’Amministrazione comunale, in nome della sussidiarietà, la necessità di porre provvedimenti economici in favore delle situazioni più critiche.

8) Scuola e cultura: come giudica lo stato di salute di questi due settori? Quali programmi ha in mente?
La domanda che ci dobbiamo porre per poter intervenire in favore di un miglioramento della scuola elementare media di Biandronno è questa: perché circa il 30%-40% dei bambini in età scolastica residenti in Biandronno, ogni anno migrano verso scuole di paesi limitrofi? La risposta è questa: a Biandronno non c’è il tempo prolungato. Questa è la causa principale. Poi una scuola deve essere come ambiente e come servizi, una riproposizione della casa famigliare, dove il bambino, almeno nell’età scolastica possa ritrovarsi piacevolmente. L’architettura dei locali, i colori, gli arredamenti, i comfort devono tutti concorrere a rendere la scuola un ambiente piacevole da frequentare. Naturalmente, fondamentale è anche la qualità della mensa, qualità che deve essere tenuta in massima considerazione. Il costo deve essere di secondaria importanza perché la salute e l’appettibilità del cibo devono indirizzare le scelte amministrative. 
La Cultura a Biandronno è latente per mancanza di spazi adeguati. Ultimamente per ragioni elettorali, si sono sviluppate iniziative tendenti a riportare in luce alcune realtà presenti sul territorio, ma dire che l’Amministrazione uscente abbia sostenuto finanziariamente la cultura durante la vita amministrativa è un eufemismo. Nella parte iniziale di questa risposta c’è la volontà di quello che vorremmo realizzare per ovviare alle mancanze o malfunzionamenti.
 
9) l’Isolino: un patrimonio che vi fa rabbia o orgoglio
L’Isolino per noi è un luogo di orgoglio per l’appartenenza al territorio del Comune di Biandronno ma è un punto di discriminazione nei confronti del Comune di Varese che ha espropriato i reperti archeologici per portarli nel museo di Villa Mirabello dove sono esposti, mentre noi abbiamo un luogo che ci è costato un sacrificio economico non indifferente per portare al giusto splendore la Villa Borghi dove oggi farebbero bella mostra nei suoi locali con ritorno di turismo, opportunità lavorative ed economia per l’intero paese di Biandronno. Cercheremo di dialogare con il Comune di Varese e con il suo Sindaco per convincere il capoluogo a riportarci i reperti e collaborare con noi per dare all’Isolino, come luogo, il restauro, e la giusta collocazione, per la conoscenza delle nostre origini e della storia del nostro territorio.
 
10) Una vita passata al “servizio” della sua comunità. Come si fa ad assicurare il giusto tempo all’amministrazione?
Riguardo al tempo che dedicherò alla guida del Comune, segnalo e sottolineo che non sarà diverso da quanto ho dedicato nelle due precedenti amministrazioni. Ciò ha comportato e comporterà il dimenticarsi delle ferie e delle festività, e purtroppo, il conseguente poco tempo alla famiglia. In questo, possono essere sinceri testimoni i cittadini ai quali penso di avere sempre offerto il massimo del mio tempo e delle mie capacità al loro servizio.
A.T.
Lunedi 1 Giugno 2009