Bregano - Alessandro Granella, candidato sindaco della lista Progetto Bregano, rappresenta la continuità con l'attuale primo cittadino
Granella: "Bregano è un'oasi di tranquillità. E così deve rimanere"

Quello dell'ultimo consiglio comunale è stato uno scivolone che Alessandro Granella non minimizza: «Purtroppo ci siamo accorti in ritardo che i tempi non erano così stretti. Appena ci siamo resi conto abbiamo rinviato l'approvazione del PGT. L'unica preoccupazione era quella di non sprecare i soldi spesi per realizzarlo».

Trentotto anni, attivo in Comune da dieci anni, il candidato sindaco della lista Progetto Bregano è l'unico, dei candidati, nato e cresciuto nel paese: «Polemicamente io non capisco come si possa correre per amministrare un comune dove non si risiede e di cui si sa poco o nulla»

Allora ce lo spieghi lei, com'è Bregano?
« È un'oasi di tranquillità. Quasi immobile da decenni. Un comune di tradizioni contadine dove ci si rilassa dopo una giornata di lavoro. È una comunità pacifica che solo ultimamente ha assistito a qualche scintilla di troppo»

È la questione del Plan a infiammare gli animi?
«Io non voglio giudicare chi sta conducendo la battaglia per il Plan. Dico solo che non è il Comune ad aver denominato condominio questa zona o ad aver chiuso con la sbarra la via d'accesso. È così dagli anni '70, da quando è nato quello che doveva essere un villaggio turistico. Mi ricordo che all'inizio gli abitanti non vedevano di buon occhio il complesso. Pensavamo che sarebbero arrivati i "soliti milanesi" pieni di boria. Poi, nel corso degli anni, il Plan è diventato parte integrante del comune e molte delle persone che ci vivono si sono perfettamente integrate. Tutta quell'area, però, è privata, compresa la strada che l'attraversa»

Come si potrà evolvere Bregano secondo le linee del PGT?
« Il nostro PGT prevede un massimo di 1200 abitanti teorici, compresi i due piani di lottizzazione già in atto. Un limite adeguato all'attuale dimensione del paese. Chiunque può vedere quali saranno le linee di sviluppo, è tutto pubblicato sul sito. Trasparenza e chiarezza sono i nostri principali imperativi».

Le strade di accesso a Bregano sono un po' strette per un'ulteriore espansione
«Noi abbiamo allargato tutte le arterie di accesso al Comune. Oltre non possiamo fare perchè dipende da altre amministrazioni. D'altra parte, anche nei momenti di punta, circolano per le vie al massimo due macchine. Non c'è bisogno di ulteriori accessi, tutt'al più potremmo mettere in pratica un sistema di sensi unici che abbiamo già previsto».

Arrivare con i trasporti pubblici è un'impresa
«Abbiamo sollecitato compagnie di trasporti pubbliche e private per migliorare i collegamenti, ma non abbiamo avuto risposte positive. D'altra parte, nel piano dei trasporti provinciale non c'è spazio per Bregano. Per venire incontro alle esigenze della popolazione, stiamo studiando un servizio di "mobilità alternativa": un'auto e un autista a disposizione di chi prenoti in Comune un passaggio per motivi importanti».

Un servizio importante, anche semplicemente per andare dal medico
«A Bregano ci sono tre medici a rotazione. Pur di tenerli, li ospitiamo gratuitamente in una struttura comunale. Oltre non possiamo fare per agevolare la nostra popolazione. Non ci sono negozi di alimentari: fino a dieci anni fa ne avevamo due, ma la concorrenza dei centri commerciali è massacrante. In paese è rimasto un unico luogo dove socializzare: il ristorante, l'antico circolo dove si vendeva il vino, dove oggi ci si ritrova al pomeriggio a giocare a carte».

Questo, magari, per gli anziani, e i giovani?
«Abbiamo creato un centro che si chiama "la combriccola" dove i giovani si ritrovano per fare varie attività, dal teatro, alle feste. Noi siamo un paese piccolo, dove tutto è proporzionato al tipo di popolazione. Inoltre c'è l'oratorio: ecco, potremmo riunire tutte queste attività in un unico gruppo»

Piccolo gruppo, immerso nel verde. Quindi l'ambiente è una risorsa da tutelare
«Certamente. Bregano è stato uno dei comuni fondatori di Agenda 21 dei Laghi. All'interno di quest'esperienza abbiamo mappato tutti i sentieri che sono ora segnalati con bandierine rosse. Io sono assessore all'ambiente e sono molto attento a questa ricchezza».

Società contadina, oasi di tranquillità. A Bregano non esistono insediamenti produttivi. Ne arriveranno?
«No. Il comune manterrà questa fisionomia. La nostra comunità sta invecchiando, sono pochi i giovani che vengono a stabilirsi qui, sia perchè non è facile trovare casa sia perchè si è un po' scomodi. Ripeto, questo è un comune che custodisce gelosamente la sua tranquiillità»

Plan permettendo...
«Il Plan fa parte di Bregano. È stato accolto ed è vissuto come parte integrante di questo paese. Io personalmente ho tanti amici che vi abitano. Sono solo pochi che fanno questioni...»

Alessandra Toni
Giovedi 28 Maggio 2009