Brinzio - Il candidato del Fronte Nord vive a Busto ma discende da una famiglia con radici profonde nel paese alle pendici del Campo dei Fiori. «Lavoriamo per una zona franca che favorisca l'economia»
Bianchi, ritorno a Brinzio per dare autonomia ai paesi di montagna
Si definisce "oriundo brinziese" e nonostante la sua residenza attuale sia Busto Arsizio non dimentica gli anni passati nel piccolo centro dove oggi si candida a Sindaco. Carlo Luigi Bianchi, 56 anni, un passato con incarichi importanti a Busto ai tempi del sindaco Tosi, ora milita nel Fronte Nord - Lombardia Autonoma dopo aver lasciato il Carroccio e si presenta con una lista che porta le insegne di questo movimento politico.
Bianchi, come mai ha scelto Brinzio per candidarsi e come mai in una lista autonomista?
«Sto con il Fronte Nord ormai da tempo, da quando sono uscito dalla Lega, perché condivido la politica dell'amico Max Ferrari sulla difesa del territorio montano delle province lombarde. Brinzio è la terra di origine della mia famiglia e il legame dura da ben 450 anni: qui ho trascorso infanzia e adolescenza e ho sempre a cuore quello che accade da queste parti».
Qual è la linea guida del suo impegno politico?
«Prima di tutto viene la salvaguardia del territorio delle valli. In Lombardia purtroppo non ci sono ancora quelle risorse che vantano le regioni a statuto speciale, quindi è necessario battersi per una reale autonomia di questi territori. Creare una "zona franca" ridurrebbe gli handicap tipici di queste zone, dove per lavorare si è spesso costretti ad andare lontano e a varcare la frontiera con la Svizzera».
Venendo a Brinzio invece, cosa intende fare una volta eletto?
«Al di là delle manutenzioni ordinarie ho notato che potrebbe essere utile potenziare il paese con una pista ciclabile, a favore di chi raggiunge Brinzio per le passeggiate. Inoltre sarà necessaria l'attenzione verso le fasce più giovani e gli anziani, ad esempio potenziando i trasporti e i collegamenti con le città, le stazioni e anche gli aeroporti. Per i ragazzi sarà utile anche avere centri ricreativi che anche alla sera possano dare un'alternativa per passare il tempo. Infine non conosco a fondo le realtà del Museo, della pista da fondo e della sede del parco Campo dei fiori, ma senz'altro sono presenze importanti da salvaguardare e potenziare».
Lei come detto vive a Busto. In caso di elezione ha in previsione di trasferirsi a Brinzio e abitare in paese?
«È un'ipotesi che non scarto, anche se al momento non mi sono ancora organizzato. Per ora sono già da quelle parti per tre giorni a settimana per motivi personali, quindi non è un problema raggiungere Brinzio. Non escludo che in caso di successo possa stabilirmi lì: almeno ci penserei».