Buguggiate - Beppe Colombo, Cristina Galimberti e Nicoletta Ferloni (rigorosamente in ordine di lista) si sono battuti in un vivace e movimentato confronto nella redazione di VareseNews
Buguggiate, un confronto a tre per convincere gli elettori

Beppe Colombo, Cristina Galimberti e Nicoletta Ferloni. In tre (rigorosamente in ordine di lista) in corsa per la poltrona di primo cittadino di Buguggiate, da nove anni appannaggio di Alessandro Vedani. In un vivace e movimentato confronto nella redazione di VareseNews Colombo per la lista civica “Il Paese che voglio”, Galimberti per “Lega Nord Impegno civico” e Ferloni per il “Popolo delle Libertà” hanno esposto programmi e idee, polemizzato tra loro e toccato vari temi di interesse per il paese.

 
LE LISTE E LE SCELTE POLITICHEColombo: «Il nostro è un gruppo svincolato dalle logiche di partito, una scelta che nel bene e nel male ci identifica con le nostre idee e il nostro programma. Vogliamo un comune aperto e partecipato, cosa che è mancata in questi anni. Nella lista ci sono esponenti del Pd, ma io stesso ho voluto che non comparissero loghi e simboli». Galimberti: «La nostra squadra è fatta da persone schierate politicamente con la Lega Nord e altre che hanno aderito al nostro progetto in base ai valori. Ci sono tante donne e persone con esperienza, primo fra i quali il sindaco uscente Alessandro Vedani che mi affiancherà in caso di vittoria nei primi mesi. Abbiamo un programma ambizioso in continuità con quanto fatto in questi anni. Corriamo da soli e siamo convinti della nostra scelta». Ferloni: «Noi siamo un gruppo politico caratterizzato fortemente dal simbolo del PdL: una scelta per fare chiarezza e sgombrare il campo da dubbi. Cinque anni fa ci presentammo con una lista guazzabuglio, ora invertiamo la rotta. Desideriamo puntare sulla persona, sui servizi e sulle problematiche connesse, con trasparenza e con un gruppo formatosi su capisaldi comuni». Tutti d’accordo nel dire che a prescindere dagli appoggi politici (Raffaele Cattaneo, Giancarlo Giorgetti o Daniele Marantelli a seconda dell’area politica di appartenenza) bisognerà lavorare per migliorare il paese.
 
CULTURA E TEMPO LIBERO Ferloni (foto): «Valorizzeremo i gruppi e le associazioni presenti sul territorio. Ci sono giovani che hanno voglia di impegnarsi: penso all’esempio di Cremona, dove è stato sviluppato un progetto di educativa di strada sfociato nella formazione di gruppi musicali. Bisogna recuperare la cultura e il piacere del leggere, premiando i cittadini meritevoli che si impegnano nella comunità. La biblioteca deve essere valorizzata anche con l’aiuto di sponsor». Galimberti: «In questi anni è stato fatto molto. Gli investimenti per la biblioteca non hanno dato le risposte sperate e abbiamo accantonato il progetto, ma credo sia necessario recuperare il tempo perso coinvolgendo le scuole e i genitori stessi. Penso ad un referente per i giovani che coordini le iniziative e non dimentichiamo l’area attrezzata (ex Crazy Bull) che sarà affidata a terzi per eventi e manifestazioni». Colombo: «Sul fatto che si sia fatto tanto ho dei dubbi. La cultura non deve essere una semplice voce a bilancio, servono progetti seri e a lunga scadenza, altrimenti si buttano via i soldi come è stato fatto per la biblioteca: per me deve essere un ente che promuove cultura, dal pane e salame alla musica in villa. Bisogna cogliere i suggerimenti dei cittadini, senza imporre e collaborare con i comuni vicini, dando spazio alle associazioni che operano sul territorio. I soldi a bilancio ci sono anche, basta scegliere in che campo devono essere investiti».
 
SICUREZZA – Galimberti (foto): «Abbiamo investito tante energie in questo campo, anche economiche. Abbiamo un progetto per l’installazione di telecamere nei punti chiave del paese, che essendo affacciato sulla A8 è facile da raggiungere. Vorremmo implementare l’organico della Polizia Municipale e pensiamo all’uso di volontari. È indubbio che serve aumentare il senso civico, con più sanzioni e controlli anche per il decoro urbano». Ferloni: «La sicurezza per noi è un punto chiave, un bene imprescindibile: io stessa sono stata vittima di 5 furti in casa e so quanto è odioso. Pensiamo a un servizio di videosorveglianza che funzioni veramente e abbiamo già contattato i Rangers d’Italia per servizi di perlustrazione notturna a titolo gratuito. Sicurezza è anche prevenzione e aiuti concreti ai cittadini più deboli». Colombo: «Non credo nella videosorveglianza come deterrente ai crimini. Certo la sicurezza è un tema molto sentito in paese. L’organico non può essere ampliato, ben vengano le associazioni ma la cosa da fare per dare un maggior presidio a Buguggiate è necessario consorziarsi con altre associazioni. Sicurezza è prevenzione, illuminazione delle strade e dei marciapiedi. Le telecamere costano 300 mila euro e lasciano il tempo che trovano. Serve senso civico e aiuti alle fasce deboli: un paese come Buguggiate non può restare da dicembre ad oggi e per chissà quanto senza un assistente sociale».
 
LA PEDEMONTANA...UNA RISORSA O UN PROBLEMA? – Ferloni: «Il problema sarà l’accesso da Buguggiate a Gazzada: stanno valutando possibili modifiche al progetto. Sono 30 anni che se ne parla, è un’infrastruttura che serve come il pane a chi lavora». Galimberti: «Non abbiamo voluto fare allarmismo sollevando il problema pubblicamente, ma le persone interessate da espropri e quant’altro è stata convocata sul posto e si stanno cercando soluzioni positive per tutti. Noi confermiamo il nostro no fermo a qualsiasi tipo di pedaggio». Colombo (foto): «Dire che la Pedemontana non è un’opportunità è dire una fesseria. Certo è che deve essere valutato bene l’impatto sul territorio: lo svincolo all’uscita della A8 è semplicemente folle. La cosa che sconvolge e che ci indigna è che se parla dal 2006, ma mai in consiglio comunale o in pubblico il sindaco è venuto a spiegarci di cosa si sta parlando, lasciando spazio a voci e indiscrezioni di ogni tipo. Non sono state fatte le infrastrutture necessarie per evitare disagi: non è possibile sentire il sindaco che dice di essere preoccupato adesso per il traffico quando nulla è stato fatto per arginarlo negli anni passati».
 
IL FUTURO DI VILLA SCAZZA – La villa del valore di circa 6 milioni di euro è stata donata da una famiglia buguggiatese qualche anno fa al Comune (in cambio di un permesso a costruire) con l’accordo che la destinazione finale dell’edificio fosse a fine sociale. Galimberti: «Ogni tentativo alternativo è andato fallito, l’unica cosa che resta da fare è venderla». Ferloni: «Faremo di tutto per trasformarla in una Rsa, mantenendo la sua destinazione naturale a uso sociale». Colombo: «La scommessa è quella di farne una Rsa cogestita da Comune e privati, arrivando all’accreditamento regionale da parte dell’Asl e collaborando con le amministrazioni vicine, con un progetto serio e partnership forti».
 
LA BUGUGGIATE DEL FUTURO Galimberti: «Sarà una città trasparente, onesta e in continuità con il passato». Ferloni: «Immagino un’amministrazione seria, trasparente, competente e un paese nel quale sia bello vivere». Colombo: «Il Paese che voglio è più aperto, condiviso e partecipe».
Tommaso Guidotti tommaso.guidotti@varesenews.it
Giovedi 28 Maggio 2009