Caravate - La candidata sindaco attende il quorum per essere rieletta. «Ci č sembrato corretto presentarci al pubblico come se avessimo alternative. E prometto massima informazione ai cittadini sulle scelte che faremo»
Mendozza, campagna elettorale normale anche in assenza di rivali
Tra i candidati sindaco già certi dell'elezione - per mancanza di avversari - c'è anche la signora Daniela Mendozza della lista "Vivere Caravate" che verrà riconfermata primo cittadino di Caravate non appena sarà superato il quorum del 50% degli aventi diritto.
Signora Mendozza, come sta procedendo l'avvicinamento a queste "strane" elezioni?
«Io e la mia lista ci stiamo comportando come se fossimo in presenza di una competizione elettorale normale, con altre liste alternative alla nostra. Abbiamo fatto campagna elettorale, esposto manifesti e organizzato la presentazione pubblica di "Vivere Caravate" segnalando l'importanza di recarsi comunque alle urne, anche se credo che nelle nostre zone la partecipazione al voto è sempre alta e sentita».
Durante questi giorni che riscontro ha avuto da parte dei suoi concittadini?
«Chi è venuto alla presentazione non ha mancato di chiedere quali saranno i programmi, che idee abbiamo sul governo del paese e via dicendo. Al di là del fatto che manchi un'alternativa - e questo penso possa anche essere un riconoscimento di quanto fatto nei primi cinque anni di nostra amministrazione - vedo comunque un interesse e vitalità intorno alla vita di Caravate. Anche per questo il nostro intento, dopo le elezioni, è quello di informare nel modo più completo possibile i nostri concittadini sulle decisioni che prenderemo».
Ci sono punti specifici del programma elettorale su cui intende puntare l'attenzione in modo particolare?
«Abbiamo sottoposto agli elettori un programma molto articolato che tocca un po' tutti i punti di competenza di un'amminstrazione comunale: dal sociale ai lavori pubblici, alle tematiche giovanili e via discorrendo. Credo che sia giusto leggerlo nel suo complesso, perché ogni punto è complementare agli altri».
Sul territorio di Caravate operano due aziende di grande importanza come Inda e Colacem, che pongono problematiche differenti. Come si relaziona con queste due realtà?
«Come dice lei, si tratta di realtà importanti con cui un comune deve interagire. Nel caso di Inda sarà necessario quali strade si possano percorrere per trovare un punto di intesa sulla crisi in corso, per quanto riguarda il cementificio continueremo a monitorarlo come abbiamo fatto in questi anni, collaborando nel rispetto delle convenzioni che abbiamo stilato con l'azienda. E vi assicuro che su ciò abbiamo sempre posto la massima attenzione, monitorando ogni cosa di nostra competenza: penso di poter dire che la collaborazione sia la strada migliore da percorrere».