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Casciago - Un gruppo di giovani casciaghesi scrive alla redazione spaventato dall’ipotesi che la tangenziale di Varese “invada” buona parte del territorio casciaghese
“Alla fine del bosco, una tangenziale? Noi diciamo no!”
Riceviamo e pubblichiamo Siamo un gruppo di giovani residenti nel Comune di Casciago e
siamo preoccupati.
Da tempo si parla della possibilità di costruzione di una tangenziale che, da viale Europa, si collegherebbe a via Caracciolo all’altezza dell’Esselunga di Masnago.
Tale progetto, parte del sistema interquartiere promosso fin dal 2006 dalla giunta PdL del sindaco Attilio Fontana, sarebbe comodo al comune di Varese perché sposterebbe il traffico pesante verso Luvinate e Barasso.
Il Comune di Casciago sarebbe profondamente interessato in quanto lo svincolo per via Caracciolo sarebbe realizzato sul suo territorio, il quale verrebbe definitivamente turbato da colate di cemento, come è avvenuto per la cosiddetta “tangenzialina” che dalla Folla di Malnate va fino alla Valle Olona.
La possibile messa in atto di tale progetto di infrastrutture porterebbe alla deturpazione ambientale con la conseguente svalutazione qualitativa del territorio: l’unica finestra di verde a ridosso della vasta area urbanizzata di Varese scomparirebbe.
Se questo è un omicidio per i nostri occhi, lo sarà anche per la nostra salute: il sovraccarico di traffico pesante sulle nostre zone, in particolare sulla SS394, provocherebbe un drastico aumento dell’ inquinamento, sia acustico che dell’aria.
Se nel programma dell’attuale giunta comunale di Varese (elezioni 2006) si parla di “Vivere in un posto bello (…), un posto bello per i nostri occhi, buono per il nostro respiro, gradevole per il nostro udito”, vogliamo davvero questo per il nostro comune?
Chiediamo quindi a qualunque amministrazione venga eletta che non sia fatta questa opera, a garanzia della qualità urbana e dell’ambiente, e ci batteremo affinché non venga promossa.
Giovani casciaghesi
redazione@varesenews.it
Venerdi 5 Giugno 2009 |