Casciago - Il sindaco uscente, che si ripresenta con una lista civica nuova, replica alle dichiarazioni del candidato primo cittadino di Lega, PdL e "Per innovare": "Non abbiamo bisogno di cappelli politici"
Zanotti: "Irrispettoso e sbagliato parlare di paese distrutto"

Andrea Zanotti è pronto a gettarsi a capofitto nella campagna elettorale e affila le lame. La lista del sindaco in carica, in gran parte nuova dopo la rottura con la giunta uscente, sarà una civica pura, senza il cappello dei partiti. Le dichiarazioni del candidato primo cittadino della lista “Per innovare – Lega Nord – PdL” Beniamino Maroni infiammano subito la campagna elettorale di Casciago, comune con 4 mila abitanti confinante con il capoluogo di provincia: «Parlare di paese da ricostruire o paese distrutto mi sembra irrispettoso e fuori luogo soprattutto pensando a quello che è successo a L’Aquila – commenta Zanotti -. Ha ripetuto che vorrebbe riportare il paese indietro a 15 anni fa, quando era vivibile e così via: io ho 35 anni e preferisco guardare avanti piuttosto che pensare al passato. Di cose ne sono state fatte tante, dalle più necessarie come le fognature ai marciapiedi e all’illuminazione che prima non c’era. Dire che non è stato fatto nulla o è stato fatto tutto male è poco rispettoso anche nei confronti dei dipendenti e dei funzionari comunali che hanno lavorato in questi anni». I programmi nei piccoli comuni sono spesso simili tra loro, questo è arcinoto. Zanotti però vuole mettere i puntini sulle “i” su alcuni aspetti: «Capisco che Maroni abiti vicino al circolo, ma basta andare in giro per Casciago per vedere che di cose ne sono state fatte tante: c’è una nuova scuola, un parco pubblico che non c’era mai stato in paese prima, è stata rimessa in sesto Villa Valerio. Gli investimenti fatti sono stati pensati per il bene della comunità – prosegue Zanotti -. Oltretutto ho parlato proprio oggi con i rappresentanti del circolo famigliare di Casciago superiore e credo possa riaprire in tempi brevi: è un nostro obiettivo recuperarlo, anche per rispetto all’istituzione stessa del circolo». Per quanto riguarda il bilancio comunale, Zanotti replica alle accuse lanciate dagli esponenti del Carroccio e del PdL: «Anche noi abbiamo ereditato mutui ventennali accesi quando c’erano Castelbarco e Baroni. Capita spesso così. Mettere le mani avanti adesso mi sembra prematuro da parte loro – commenta Zanotti -. Non è semplice amministrare un comune come tutti gli enti pubblici, e alcuni degli esponenti della lista di Maroni lo sanno bene: certo, mettersi in gioco per la prima volta a sessant’anni è ammirevole, ma ci vuole esperienza soprattutto quando si parla di bilanci». Infine, parlando della chiara marca politica della lista che candida Maroni, Zanotti (la cui formazione è chiusa, ma manca l’ufficialità) commenta: «Noi ci presentiamo come una lista civica vera, senza cappelli e senza la necessità di dover chiedere il consenso a Varese, Busto, Tradate o Gallarate per prendere provvedimenti. Io ho fatto una scelta difficile, ma coraggiosa nel presentarmi da solo: il percorso con la vecchia compagine si è interrotto, succede anche nelle migliori famiglie di partire uniti e poi dividersi. Penso che le decisioni per Casciago debbano essere prese a Casciago e non altrove: noi siamo pronti per farlo».

T.G.
Mercoledi 29 Aprile 2009