Casciago - L’uomo scelto da Lega Nord, Popolo della Libertà e lista civica “Per Innovare” è Beniamino Maroni, per la prima volta in veste di candidato sindaco
Mino Maroni: "A Casciago serve innovare, cioè nascere di nuovo"
Un Maroni per vincere la sfida elettorale a Casciago. L’uomo scelto da Lega Nord, Popolo della Libertà e lista civica “Per Innovare” è Beniamino Maroni, 60 anni, nato e cresciuto a Casciago, ex dirigente industriale e attualmente presidente di una fondazione in Svizzera, si presenta per la prima volta in veste di candidato nell’agone elettorale casciaghese.
Maroni non dà giudizi sulle amministrazioni degli ultimi anni: «Preferirei non commentare quanto è stato fatto e quanto non è stato fatto.
Basta che a Casciago, Morosolo e Casarico le persone si guardino attorno, che siano loro a giudicare – spiega il candidato della lista di centrodestra -. Il mio stile non è quello degli attacchi personali. Certo
è che Casciago prima era un paese invidiato da tutti, ora invece è distrutto». Nella lista che sostiene Beniamino (per tutti Mino) Maroni c’è una divisione netta tra

appartenenti al Carroccio, al partito berlusconiano e alla lista “Per Innovare”, per cinque anni sui banchi dell’opposizione: «La squadra è formata da “specialisti”, gente esperta, abituata a risolvere i problemi – spiega Maroni (
nella foto coi leader di PdL e Lega Nord Nino Caianiello e Stefano Candiani) -. C’è chi si prende cura delle persone da una vita, chi ha guidato importanti opere pubbliche, chi ha fatto politica all’opposizione, ma soprattutto persone che vogliono bene a Casciago. Con loro Casciago sarà “innovata”». Sulle
polemiche e sulle battutine che circolano in paese da quando Maroni è stato candidato, vale a dire “
Si scrive Maroni, si legge Baroni” per l’appoggio dichiarato che l’ex sindaco di Forza Italia e attuale assessore provinciale ha garantito alla lista di Lega Nord e PdL, il candidato sindaco non accetta provocazioni: «Non mi toccano queste cose – commenta -.
Anche a chi dice che le decisioni verranno prese a Varese o altrove io rispondo che il sindaco, se verrò eletto, lo farò io, senza subire pressioni dall’esterno. Il confronto politico casciaghese si sta svolgendo in un clima di rispetto e nei confronti dei cittadini, non credo sia il caso di incendiarlo ora con polemiche di varia natura».
Per quanto riguarda il programma, Maroni spiega che bisogna tenere i piedi ben saldi per terra: «Tutti i punti sono importanti – spiega -.
Non vogliamo farci prendere da manie inspiegabili come quella dei dossi per le quali Casciago è diventata tristemente famosa. È importante terminare in fretta le opere

pubbliche iniziate e mai finite, con grande danno economico per i cittadini e cominciarne altre essenziali, come il completamento dei marciapiedi: se possibile, affidando i lavori ad imprese locali.
Non promettiamo interventi faraonici. Sono importanti la valorizzazione del trasporto pubblico con Varese, è importante far vivere il Comune e farlo conoscere con iniziative culturali e di divertimento, coinvolgendo giovani e anziani. È importante saper cercare e trovare finanziamenti, anche con la partecipazione dei privati».
Per il futuro del paese, i progetti partono dal Pgt: «Il territorio comunale è da salvaguardare nei suoi pregi, non ci sono grandi possibilità di espandere l’edificato, ma semmai bisogna completare il tessuto urbano esistente – prosegue Maroni -, con
ristrutturazioni dei nuclei storici e le innovazioni delle forme costruzione come bio architettura e bio edilizia volte al risparmio energetico».
Infine , lo slogan che caratterizza questa campagna elettorale: «A Casciago serve innovare, cioè rinascere di nuovo – chiosa Maroni -. Invito tutti i cittadini ad esprimere il proprio voto, qualsiasi esso sia: è un diritto-dovere da esercitare».
T.G. tommaso.guidotti@varesenews.it
Lunedi 1 Giugno 2009