Casciago - Lega Nord, PdL e “Per Innovare” al centro degli attacchi delle liste di Brovedani e Zanotti: il primo con gli incontri pubblici, il secondo con un volantino "d'attacco" distribuito casa per casa
Sul filo di lana, si incendia la battaglia a colpi di volantini

Ultime ore di campagna elettorale a Casciago, e la sfida si infiamma a colpi di volantini e interventi pubblici. Dopo le foto e le accuse alle amministrazioni Zanotti e Brovedani diffuse in paese dalla lista del candidato sindaco Beniamino Maroni, sono proprio Lega Nord, PdL e “Per Innovare” ad essere al centro degli attacchi delle altre compagini in campo. L’ex sindaco Brovedani, in sella per dieci anni dal 1994 al 2004, negli incontri pubblici che si sono svolti nelle serate elettorali della lista “Progetto Paese” non ha risparmiato attacchi alla lista di Maroni, accusato di voler riportare il comune ai tempi del “Principato”, quando a Casciago si alternarono le amministrazioni Castelbarco e Baroni.

 
Sul filo di lana anche la lista “obiettivo Comune” del sindaco uscente Andrea Zanotti ha diffuso un volantino d’attacco, ponendo cinque domande ai cittadini con stilettate sia a Maroni sia a Brovedani. Il primo è accusato di essere un candidato senza esperienza e viene chiesto se il paese ha bisogno di un sindaco competente o dell’ultimo arrivato. Un'altra bomba viene tirata contro i sei candidati tra immobiliaristi, ingegneri, tecnici e architetti presenti come candidati all’interno della lista sostenuta da Lega Nord e PdL: ai cittadini Zanotti chiede se si vuole investire nel verde o nel cemento. Si attacca anche il legame a doppio filo tra Maroni e Baroni (ex sindaco e attualmente assessore in Provincia) e la possibilità che venga costruita la tangenziale di Varese grazie alle scelte prese da altri, per le decisioni dei partiti, sopra le teste dai casciaghesi. A Brovedani si rimproverano i progetti definiti “faraonici” per realizzare i quali “si dovranno mettere le mani nelle tasche dei cittadini”. «La lista “Obiettivo Comune” – si legge ancora nel volantino -, dice no alla politica delle grandi opere e dell’indebitamento pubblico; no a candidati e programmi comunali imposti da movimenti e partiti politici; sì a una politica del quotidiano, della riqualificazione e della manutenzione puntuale delle belle cose che già ci sono; sì a una politica del territorio programmata e gestita direttamente dai cittadini di Casciago e Morosolo; sì ad un programma di partecipazione dei cittadini favorita dall’attuazione degli istituti democratici previsti dallo statuto comunale».    
T.G. tommaso.guidotti@varesenews.it
Venerdi 5 Giugno 2009