Cassano Valcuvia - Il leader del Fronte Nord sfida il sindaco uscente Magrini. «Se non si interviene subito il Nord della provincia morirą»
Ferrari si candida per avere la "zona franca" di confine

Ha scelto Cassano Valcuvia, paesino con meno di 700 abitanti, per lanciare la sua proposta di una "zona franca" a ridosso del confine italo-svizzero. Massimiliano "Max" Ferrari, leader del "Fronte Nord - Lombardia Autonoma" si candida a sindaco per una lista che è diretta espressione del suo movimento politico.

Ferrari, come mai ha scelto proprio Cassano per candidarsi?
«Io credo che le valli del Nord della provincia siano abbandonate: se dovesse interrompersi il flusso dei lavoratori verso la Svizzera qui arriverebbe la crisi nera. Quindi il mio movimento ha preparato liste in molti di questi paesi a ridosso del confine per lanciare l'idea della "zona franca di confine", unico modo per rilanciare l'economia. Chiediamo l'esenzione totale delle tasse per le attività impiantate in questo territorio e sgravi fiscali per tutte quelle aziende italiane che vorranno aprire sedi. Esattamente quello che accade dall'altra parte della frontiera con il progetto Copernico che sta spingendo molti imprenditori a investire in Canton Ticino. Inoltre ritengo assurda la proposta di Calderoli che vuole cancellare le comunità montane: bene l'accorpamento, ma guai a farle sparire. I veri sprechi sono altrove».

Al di là di questo grande progetto, in caso di vittoria avrebbe comunque un paese da amministrare. Che proposte muove in questo senso?
«A mio parere quando ci si trova di fronte a problemi come quelli di cui ho parlato, vedi la crisi e le difficoltà a reperire risorse, sia inutile parlare della piccola manutenzione o del problemino alla strada. Sono abituato a vedere persone oneste e valide che in campagna elettorale promettono di fare chissà cosa, poi però devono fare i conti con i pochi soldi a disposizione e non riescono a portare a termine i programmi. Io sono qui per provare a risolvere una grande e fondamentale questione e portare un messaggio di vera autonomia. Se poi arriveranno fondi, costruirò anche intere strade, se necessarie».

Tra i candidati consiglieri c'è un solo residente a Cassano. Non poteva essere utile trovare altri esponenti del comune dove vi presentate al posto di creare una lista di soli "esterni"?
«È vero che quasi nessuno abita a Cassano, ma voglio rimarcare che il Fronte Nord non presenta nomi trapiantati qui da chissà dove, come talvolta fanno certi partiti. Le persone che sono in lista con me provengono dalle località circostanti: da Azzio a Cuvio, da Rancio a Cunardo. In paese abbiamo provato a raccogliere adesioni: in molti ci hanno promesso il voto ma in una realtà così piccola tanti hanno timore di schierarsi contro il sindaco uscente. A proposito, visto che Magrini ha preso la mia candidatura come una sorta di "lesa maestà", prometto di dare battaglia in consiglio comunale fin dalla prima seduta».

Damiano Franzetti
Giovedi 4 Giugno 2009