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Castiglione Olona - Intervista a Emanuele Poretti, candidato sindaco dell’alleanza Pdl-Lega, ex difensore civico rimasto indipendente che ha ottenuto anche l’appoggio dell’ex primo cittadino Luini
Poretti: «Castiglione deve ridiventare il fiore all’occhiello della provincia»
![]() I suoi due anni e mezzo trascorsi come difensore civico hanno influenzato questa decisione?
«Mi sono serviti innanzitutto per conoscere nel migliore dei modi la macchina amministrativa, è stata una grande esperienza. E poi è servita per raccogliere le esigenze dei cittadini. C’era bisogno che qualcuno si facesse portavoce di tutte le esigenze dei castiglionesi, della voglia di cambiare l’assetto attuale dell’amministrazione». Castiglione fa parte della Vale Olona. Quale ruolo ha oggi la città e quale dovrà avere in futuro?
«In questo momento il ruolo è quello di uno dei paesi più attivi dal punto di vista della sinergia con gli altri comuni. Sicuramente può essere incrementato con una maggiore collaborazione, con la realizzazione di nuovi progetti. Ma Castiglione non deve solo essere uno dei tanti: proprio per il patrimonio che possiede ne deve diventare la guida.
Quale identità dovrà assumere quindi Castiglione?
«Deve diventare il fiore all’occhiello, il traino, della provincia, soprattutto dal punto di vista culturale. Una volta era conosciuta come tale e questo si è un po’ perso. Il nostro obiettivo è che Castiglione diventi il traino non solo della Valle Olona, ma di tutta la provincia di Varese».
Quale è stata la maggiore mancanza dell’amministrazione Battaini?
«È mancata nel dialogo con la gente, nello scendere in mezzo alle persone e raccogliere i loro problemi. E soprattutto nel non dare risposte alle domande poste ai castiglionesi. Come difensore civico ho raccolto numerose richieste di cittadini che dopo un anno o due non avevano ancora avuto risposte dal comune alle loro domande. Questa è la cosa peggiore: il cittadino chiede ed è giusto che abbia una risposta». Il pregio?
«Non vedo dei pregi. Se si chiede per cosa questa amministrazione debba essere ricordata, non saprei. Sono stati cinque in cui Castiglione è rimasta nell’anonimato, c’è una sorta di rassegnazione dei cittadini e questo non va bene». Monumento naturale, dopo il ricorso della società immobiliare, cosa ne sarà in futuro?
«Innanzitutto la cosa più importante da sottolineare è che il monumento naturale sarà assolutamente da salvaguardare e valorizzare. Sul ricorso che è stato presentato, siamo di fronte a un ricorso giudiziario e dobbiamo rimanere in attesa dell’esito. In base alle motivazioni della sentenza, valuteremo cosa fare. L’impegno è sicuramente quello di difendere il monumento naturale. Ma non vorrei che in questo ricorso si ravvisino della problematiche, dei vizi e dei difetti nella costituzione del monumento. Tutto quello che succederà non è certo da imputare all’opposizione o alla minoranza che in questi anni ha lavorato molto bene».
Ha detto più volte che non premette niente di faraonico, ma se venisse eletto, la priorità quale sarà?
«I cittadini si aspettano innanzitutto di vedere soddisfatti i piccoli problemi che quotidianamente hanno, come la manutenzione delle strade. Non si può aspettare quattro anni e undici mesi per mettere mano alle strade e poi farlo l’ultimo mese prima delle elezioni, come invece sta accadendo in questi giorni. Poi si dovranno rivedere gli spazi pubblici, renderli più vivibili e sicuri. Gli obiettivi primari sono per le esigenze più concrete dei cittadini».
Lei ha avuto anche l’appoggio ufficiale dell’ex sindaco Giorgio Luini, che però è sempre stato vicino a un’area di centrosinistra…
«La nostra lista è impostata si sull’alleanza tra due partiti importanti di centrodestra, ma ci sono anche una serie di persone indipendenti. Noi non ci siamo mascherati dietro un simbolo civico come invece altri che vi hanno nascosto un’appartenenza politica che non volevano far emergere. Sono felice che un ex sindaco dello spessore di Giorgio Luini abbia scelto di cambiare rotta e appoggiare la mia candidatura. È la dimostrazione che tanti cittadini hanno voglia di cambiare».
Lanci un appello agli elettori.
«Cambiare il volto di Castiglione. Per tutti coloro che vogliono che la città cambi, a tutti coloro che sono stufi di vedere una città morta. Castiglione ha delle potenzialità, non solo dal punto di vista culturale e ambientale, ma dal punto di vista delle persone. In tanti hanno voglia di fare, ma l’amministrazione non ha lasciato loro spazi per essere coinvolti».
Manuel Sgarella
Lunedi 1 Giugno 2009 |