Castronno - “Pensionato con orgoglio e castronnese da generazioni”. È il candidato sindacoFranco Rabuffetti in lizza per le amministrative con la lista “Io per Castronno – Pdl”
"Una buona amministrazione significa risparmiare i soldi dei cittadini"

Pensionato con orgoglio e castronnese da generazioni”. È il candidato sindaco Franco Rabuffetti, in lizza per le amministrative con la lista “Io per Castronno – Pdl”. Nella vita ha studiato da ragioniere, una parentesi lavorativa in un negozio di macelleria e poi in banca, dove entra da impiegato e diventa direttore di una filiale. «Ho sempre lavorato come un forsennato, finche a un certo punto tutto è cambiato». Spartiacque della sua vita è stato un tragico incidente domestico accaduto nel ’98, quando è esploso il suo appartamento per una fuga di gas. Si è risvegliato dal coma 3 mesi. «Dopo un incidente di quel tipo nessuno può rimanere lo stesso di prima – dice –. Io sono cambiato. Dopo la lunghissima riabilitazione ho smesso di lavorare e di pensare solo alla carriera per dedicare più tempo a me stesso e agli altri». Ha gestito il museo Baroffio del Sacro Monte, ha seguito il Santuario e poi ha deciso di dedicarsi a Castronno entrando nell’amministrazione comunale, dove siede tutt’ora.

Nell’attuale amministrazione di Castronno ci sono stati alcuni evidenti problemi, una volta in consiglio comunale il sindaco si è presentato mentre il resto della giunta ha lasciato i banchi vuoti, questo è emblematico. Lei come valuta l’esperienza amministrativa che si sta per concludere?

 «I risultati sono stati straordinari, ci terrei a puntualizzare questo. Detto ciò è innegabile che qualche problema c’è stato. Inizialmente la nostra squadra è partita come una macchina da corsa a 300 all’ora, poi qualcosa si è incrinato. Il sindaco si è comportato in modo non tanto corretto, ha cominciato a muoversi da solo cercando di attribuirsi tutti i meriti dell’operato dell’amministrazione. Ma i risultati c’erano perché è stata tutta la squadra ad impegnarsi. È stata proprio una questione di rapporti personali»

Non è deluso dall’operato quindi?

«no abbiamo lavorato bene, penso al centro sportivo, all’asilo.. abbiamo persino tolto l’Ici prima che lo facesse Berlusconi»

Che però è l’unica imposta "federalista", che rimane nelle casse del comune senza trasferimenti, e con la quale i comuni possono pagare i servizi ai cittadini.

«Questo è vero, però è compito di un amministratore ridurre il più possibile i costi a carico dei sui cittadini. Noi abbiamo attuato un’opera di limatura di tutte le spese superflue. I soldi del comuine non sono soldi di noi sindaci o assessori, sono di tutta la collettività. Amministrandoli con giudizio e scrupolo si può abbassare il carico tributario senza tagliare i servizi fondamentali per i cittadini»

Ad esempio?

«Ad esempio il lavoro fatto con l’asilo, siamo riusciti a mantenerlo a Castronno. Abbiamo ristrutturato una parte dell’oratorio, messo a disposizione da Don Flavio, e vi abbiamo collocato il servizio. Un servizio completo ed efficiente, che fornisce alle mamme di Castronno la sicurezza che i loro bambini vengano curati dalle 7.30 di mattina alle 6 del pomeriggio»

A Castronno presto potrebbero sorgere nuovi complessi, pensiamo al supermercato nei pressi del centro sportivo per esempio. A quali provvedimenti avete pensato per prevenire i disagi che potrebbero derivare da alcune di queste situazioni?

«Naturalmente non ci sognamo di impedire l’edificazione di queste nuove aree, non possiamo e non vogliamo neanche. Quello che faremo è cercare di sederci a una tavolo e cercare di concordare uno sviluppo dei lavori quanto più possibile coincidente con gli interessi di Castronno. Penso soprattutto alle opportunità occupazionali che queste operazioni possono portare»

Esistono problemi di sicurezza in paese?

«La nostra attenzione verso il tema della sicurezza è assolutamente prioritaria rispetto agli altri. Attueremo sicuramente un sistema di videosorveglianza per controllare tutto il territorio, e poi concorderemo con gli altri comuni i pattugliamenti delle forze dell’ordine»

In un futuro molto prossimo ci sarà da approvare il Pgt, avete un indirizzo particolare in questo senso? E a proposito, perché fino ad ora non è stato approvato?

«Non è stato approvato perché eravamo alla fine del nostro mandato, non era corretto approvarlo sapendo che presto sarebbe cambiata l’amministrazione. Al Pgt che presenteremo daremo sicuramente un indirizzo di tutela del territorio e di valorizzazione degli spazi verdi, penso alla riqualificazione del “Prell”, l’area boschiva oltre all’autostrada. E poi vieteremo l’approvazione di nuove costruzioni, per salvaguardare l’esistente»

Tomaso Bassani
Venerdi 29 Maggio 2009