Cuveglio - Carlo Molinari, 48 anni, è il candidato sindaco. "Sicurezza, aggregazione, sport sono le priorità. E i questionari compilati dai cittadini ce lo confermano"
Un "Patto" per rimettere Cuveglio al centro dell'attenzione

Torna in campo per lasciare il segno, Carlo Molinari, che dopo aver passato una legislatura da “spettatore interessato” si candida a sindaco con la lista “Patto per Cuveglio”. 48 anni, biologo e imprenditore nel settore dell’ambiente e della sicurezza del lavoro, Molinari ha una buona esperienza politica alle spalle: consigliere comunale per due legislature, già presente nell’assemblea della Comunità Montana è anche responsabile zonale del PdL.

Molinari, cinque anni fa non si presentò alle amministrative. Come mai ora torna in scena? E perché avete scelto il sostegno ufficiale di due partiti importanti come Lega e PdL?
«Ho di nuovo voluto mettermi in gioco personalmente, con la mia faccia. Al di là dei sostegni la nostra lista rimane una compagine civica, non di partito, ma non vedo ostacoli nell’essere sostenuti da due movimenti così importanti. Vista la concomitanza con le Europee potremmo anche avere un traino in termini di voti, ma chiaramente nelle elezioni comunali contano di più le singole persone».
 
Quali sono i punti principali del vostro programma?
«Innanzitutto la sicurezza, lo sport e l’assistenza sociale. Lo sport e tutto ciò che porta  aggregazione in paese sono forse le priorità maggiori: ci interessa che le generazioni più giovani abbiano modo di ritrovarsi e di far vivere Cuveglio. Per questo vogliamo essere vicini a quelle realtà che già esistono, come la Parrocchia e le società sportive, che però da sole non possono coprire tutte le necessità».
 
A proposito di sport, gli impianti attuali a disposizione non sono certo all’avanguardia.
«Infatti: pensiamo soprattutto alla palestra. E’ piccola e costringe il basket, che qui ha grande tradizione, a emigrare per disputare il campionato. Per questo pensiamo a un nuovo impianto nei pressi dell’attuale, dove ci sono un campo da tennis e una piccola pista di atletica inutilizzati. E’ l’area ideale per realizzare un progetto che sia alla portata di un comune come il nostro. Non strutture faraoniche, ma utili e gestibili».
 
Cosa imputa all’amministrazione comunale uscente?
«La giunta attuale ha gestito l’ordinario e, devo dire, ha abbastanza rispettato il proprio programma anche se su alcuni punti sono in disaccordo con le loro scelte, a partire dalla viabilità. Però credo sia ora di dare a Cuveglio una marcia in più: io voglio passare allo straordinario, in modo che il paese torni ad essere il baricentro della Valcuvia, come è accaduto per tanto tempo».
 
La vostra campagna elettorale ha coinvolto i cittadini, con la distribuzione di un questionario. Che risposta avete avuto? E tra le indicazioni ricevute c’è stato qualcosa che avete aggiunto al programma?
«Abbiamo scelto questa formula proprio per dare voce fin da subito alla gente. La risposta è stata discreta, ce ne sono ritornati circa 200 che abbiamo letto con interesse. Devo dire che le indicazioni ricevute vanno proprio nella direzione del nostro programma: dalla sicurezza all’attenzione al territorio fino all’aggregazione. Uno stimolo ulteriore per lavorare in queste direzioni».
Damiano Franzetti
Domenica 31 Maggio 2009