Elezioni europee - Candidato indipendente per l'Udc, si presenta per portare in parlamento il suo partito che promuove la riforma etica della cultura politica
Magdi Allam: "Protagonista per un'Europa cristiana"

Viene naturale pensarlo come un giornalista: Magdi Allam, del resto, prima di questa nuova avventura politica, è stato vicedirettore del Corriere della Sera. «Però – avverte - continuate pure a chiamarmi così, il mio è solo un altro modo di fare giornalismo».
Ha conosciuto l’Italia quando ancora abitava in Egitto, il paese dove è nato. A vent’anni si è trasferito e ha iniziato la sua carriera all’interno dei grandi giornali.
Le sue critiche all’integralismo islamico gli hanno procurato una condanna a morte, che tutt’ora lo costringe vivere sotto scorta. Nel 2008 ha ricevuto il battesimo in San Pietro da papa Benedetto XVI in persona. Ora è il candidato capolista per l’Udc alle elezioni di giugno.

Una scelta non scontata quella dell’Udc, suo padrino al battesimo era Maurizio Lupi, membro di spicco di Comunione e Liberazione, ed è sempre stato vicino gli ambienti del Pdl, non era più naturale una sua candidatura con Berlusconi?
«E così infatti doveva essere. Incontrai Berlusconi a villa Grazioli, a Roma, per discutere delle modalità della mia partecipazione nel partito. In cambio avevo chiesto l’istituzione di un ministero dell’identità nazionale e dell’integrazione. All’epoca però il ministro dell’interno Pisanu aveva visto con diffidenza il trasferimento di competenze in materia di integrazione, inoltre non aveva gradito le mie critiche all’Ucoii (la più grande associazione islamica italiana N.d.r.), il suo veto si mise definitivamente di traverso tra me e il Pdl»

E così che ha deciso di creare un nuovo partito
«Esattamente, si chiama “Protagonisti per l’Europa cristiana”, un partito che promuove la riforma etica della cultura politica. Oggi solo mettendo al centro i valori etici si può riformare il nostro modello di sviluppo.

Però si presenta con il partito di Casini..
«Si perché durante il nostro impegno in vista della campagna elettorale ci siamo trovati un altro ostacolo: con lo sbarramento al 4% percento introdotto dal Parlamento diventava impossibile la nostra candidatura. Così ho accettato l’offerta di Casini, Buttiglione e Cesa che mi hanno proposto di partecipare da indipendente all’interno della loro lista. Ho accettato soprattutto per la sintonia tra l’Udc e la mia formazione politica»

A chi si rivolge il suo movimento?
«Noi lottiamo per il riconoscimento delle radici cristiane, siamo un partito laico e aperto a tutti. Crediamo nella necessità di riscattare i nostri valori, contro il relativismo e il buonismo che ci sta trasformando in una società priva di etica»

E perché ha scelto di andare in Europa?
«Perché ha bisogno di essere profondamente riformata, l’Europa consta di due grossi problemi. Oggi è un colosso di materialità senza un’anima. L’Europa si vergogna delle proprie radici giudaico cristiane e crede che il laicismo sia il traguardo a cui arrivare, sta perdendo i suoi principi, tra cui quello dell’inalienabilità del bene della vita e della famiglia»

Il secondo problema?

«Il secondo è di tipo istituzionale, l’Europa ha bisogno di essere riformata nelle sue istituzioni. È paradossale che il Parlamento, l’unico organo elettivo, abbia un compito solo consultivo. L’organo che invece può prendere le decisioni è designato dai governi nazionali, ed è svincolato dal Parlamento. È necessario aumentare i poteri dei deputati, unici veramente eletti dai cittadini»

Vista la sua storia personale, è inevitabile chiederle quale sarà la posizione del suo partito nei confronti della religione mussulmana. Inoltre se ci sarà l’ingresso della Turchia nell’Ue questo è un problema di cui si parlerà a lungo. Cosa ne pensa?
«Ripeto, noi siamo un partito laico, perché chi fa politica deve essere laico. Del resto, il primo esempio di laicità lo abbiamo avuto da Gesù. Noi crediamo nella civile convivenza, e che rapporto con le altre religioni debba essere vero e costruttivo, nel nostro gruppo c’è anche una donna mussulmana. L’amore per il prossimo è l’essenza del cristianesimo. Ma l’amore per l’islam deve tener conto che questa religione porta con sè un problema di fondamentalismo, verso il quale siamo contrari e assolutamente intolleranti»

Tomaso Bassani
Giovedi 7 Maggio 2009