Poltica - Mercoledì 3 giugno alle 21 presso l’Istituto Comprensivo “Don Guido Cagnola” di Gazzada si terrà un incontro sul tema " Pedemontana che fare", promosso dalla lista civica "Progetto Comune". Intervengono: Paolo Crosignani, medico Registro Tumori, Davide Moscuzza, avvocato , Alberto Minazzi, Legambiente . Conduce l’incontro Franco Tettamanti, conclusioni del deputato Marantelli
"Gazzada Schianno non è uno spartitraffico"

Mercoledì 3 giugno alle 21 presso l’Istituto Comprensivo “Don Guido Cagnola” si terrà un incontro dal sul tema " Pedemontana che fare",  promosso dalla lista "Progetto Comune". Intervengono:  Paolo Crosignani, medico responsabile U.O. Epidemiologia ambientale e Registro Tumori, Ist. Tumori di Milano, Davide Moscuzza, avvocato amministrativista, Alberto Minazzi, Legambiente Varese. Conduce l’incontro Franco Tettamanti, conclusioni del deputato Daniele Marantelli.
«Non possiamo permetterci di sottovalutare l’impatto che la pedemontana avrà sul nostro territorio e sulla nostra vita quotidiana, con i suoi 43.000 automezzi giornalieri - scrive Claudio Tosetto, candidato sindaco della lista "Progetto Comune" - . Inutile pensare ad azioni di contrasto nei confronti di un’opera viabilistica di siffatta portata e più e più volte voluta da diverse forze politiche e dai diversi governi che si sono succeduti negli ultimi anni (pur rimanendo dubbi sulla portata della sua reale indispensabilità). Già oggi con le procedure di esproprio formalmente avviate il tratto “Varese 1” della pedemontana è una realtà concreta. Pur tralasciando tutte le problematiche dell’impatto ambientale dell’opera come il tunnel che attraverserà la collina di Morazzone, dobbiamo prevedere che nel prossimo futuro la pedemontana ridisegnerà la geografia di tutto il traffico merci su gomma di una buona parte del nord-est e della Svizzera e farà transitare nel nostro territorio un altissimo numero di mezzi pesanti con conseguenze di inquinamento atmosferico e acustico che non possiamo nemmeno immaginare.
Il rischio è che il nostro territorio divenga un grande sparti-traffico chiuso tra grandi arterie stradali con amministratori incapaci di dare forma e voci a proposte intelligenti, atte a contrastarne gli effetti. Secondo noi, fondamentale in questa situazione è l’accompagnamento dei cittadini variamente coinvolti nel percorso di avvicinamento all’apertura dei cantieri per la sua costruzione e, soprattutto, nella convivenza con la sua operatività viabilistica».
La lista Progetto Comune fa alucni esempi in proposito.« Gli espropri delle abitazioni non devono essere effettuati in base al prezzo di mercato più il 10% ma deve essere garantito l’acquisto di un appartamento di eguale volumetria. Sempre per quanto concerne le abitazioni, a tutela della qualità della vita delle persone direttamente coinvolte dall’opera viaria, considerata la dinamica di distribuzione del particolato (PM10, HNO3) in base alla distanza dalla fonte di emissione (la sua concentrazione a 200 mt dalla fonte di emissione è pari alla decima parte), devono essere prese in considerazione tutte le abitazioni che si trovano fino ad una distanza di 200 metri dall’asse stradale. Ogni misura atta a ridurre l’impatto sulla salute dei cittadini deve essere presa in considerazione, partendo dalle molte informazioni scientifiche oggi in nostro possesso: sistemi di tutoraggio intelligente che consenta/imponga velocità costanti attorno agli 80 km/h (velocità alla quale è provato che si ha la minore emissione di inquinanti con i gas di scarico, indipendentemente dal tipo di motore utilizzato). Barriere a ciglio strada idonee a trattenere gli inquinanti e ridurre i rumori.   Monitoraggi fin da ora dell’inquinamento dell’aria e fonico. L’obiettivo che l’incontro si pone è quello di   informare in maniera completa e corretta il cittadino su cosa sia la Pedemontana    quale impatto avrà sui cittadini di Gazzada Schiano e sul nostro territorio  quali misure di tutela dovranno essere richieste. Due cose sono illimitate quando si parla delle limitate risorse naturali del pianeta: il numero illimitato di generazioni future verso cui dobbiamo sentirci responsabili quando disponiamo di risorse naturali e la nostra capacità inventiva, ossia quella di creare idee che determinino una politica responsabile capace di affrontare problemi di tale portata».

redazione@varesenews.it
Lunedi 1 Giugno 2009