Golasecca - Il candidato sindaco della Lega Nord è cuoco in pensione. "Credo nel servizio al cittadino. No al governo alla giornata, serve un progetto di amministrazione. E quando si costruisce, dare servizi ai nuovi residenti"
Le ricette di Umberto Pinetti: in salsa verde Lega

Quella della Lega Nord a Golasecca è una presenza in qualche modo anomala. Una lista rimessa insieme al volo da Bruno Specchiarelli, "mobilitato" dal partito, e in cui non manca la curiosità di una giovane albanese candidata ad un posto in consiglio comunale; un candidato sindaco "tirato dentro per i capelli" a sua volta a pochissimi giorni dalla scadenza. «Io mi ero impegnato con Coceano, poi all'ultimo momento hanno deciso per il mio nome. Varese ha deciso così: obbedisco. Sono circa 15 anni che mi presento iln liste vicine alla Lega, dapprima in modo quasi titubante, poi con lo svilupparsi del tema federalista ho confermato il mio impegno con il partito». È così, un umile soldato a guardia del Carroccio, Umberto Pinetti, candidato a guidare il paese.

Golasecchese «da sempre», Pinetti ha 55 anni, «quaranta di contributi» precisa, oggi in pensione, di professione era cuoco. Quali le sue ricette per Golasecca, dunque? Non certo la «minestra riscaldata» del sindaco uscente, fa sapere il candidato leghista. «Qui c'è sempre stata una gestione del paese alla giornata, senza guardare in là, invece bisogna dare un progetto all'amministrazione. La mia candidatura è mirata a rinnovare Golasecca, a darle un volto nuovo. Credo nel servizio del cittadino, e se i golasecchesi mi vorrranno per sindaco, accetterò, lo dico fin da adesso, proposte provenienti da tutti, perchè dico no all'essere prevenuti e alle beghe di parte. Vogliamo governare e gestire questo Comune con una visuale diversa, entrare nel sociale, nel vivo delle questioni. Se costruisci, come qui si è fatto negli ultimi anni, devi fornire servizi, infrastrutture, scuole. Per queste ultime da anni stiamo rischiando la chiusura di varie classi. Non si può sempre aspettare che le cose succedano, per reagire dopo. Le scuole sono anche un discorso e un indice di qualità del vivere, devi fare quel qualcosa in più per poter trattenere qui i ragazzi». La scuola, dunque, come priorità. Seguono varie situazioni più o meno croniche: l'acquedotto da potenziare («bisognava pensarci già qualche anno fa, però»), la viabilità - «la circonvallazione interna voluta dal sindaco è una spesa inutile» dice Pinetti. Su Malpensa la questione è come sempre delicata: nei Comuni circostanti l'aeroporto, considerato un po' come un suo feudo, il Carroccio si è presentato da solo, forte del nome di Umberto Bossi nel simbolo. «Circa Malpensa c'è sempre stata dell'ipocrisia. Tutti contro per via dei sorvoli, poi costruiscono le case per quelli che ci devono lavorare. Ma poi le vendono?» Vista la situazione... «Costruire va bene, ma non così: dai dei servizi, garantisci una vivibilità. Il cittadino potrà anche odiare tasse e tributi vari, ma se vede che il suo Comune usa bene le risorse e gli garantisce qualcosa di concreto e di utile, manda giù la pillola. Cosa che non fa se i soldi finiscono in consulenze e simili». Sulla sicurezza, cavallo di battaglia del Carroccio, Pinetti non insiste particolarmente: Golasecca in genere è tranquilla, salvo casi eccezionali. «Ci coordineremo con le forze dell'ordine per assicurarci che tutta l'immigrazione presente sia in regola con i permessi» premette Pinetti. «Poi metteremo delle telecamere di sorveglianza e potenzieremo l'illuminazione».

SdA
Mercoledi 27 Maggio 2009