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Lonate Pozzolo - Il sindaco, forte della riconfermata fiducia del centrodestra, punta ad altri cinque anni al vertice dell'amministrazione. Priorità: urbanistica, sviluppo economico e partecipazione a pieno titolo al business di Malpensa
Piergiulio Gelosa: "La Lonate che vorrei, tutta rilancio e investimenti"
Quarantasette anni, coniugato, una figlia quasi diciottenne, Piergiulio Gelosa è di professione commerciante nel settore ferramenta. In gioventù si è diplomato in ragioneria, poi ha dato qualche esame presso l'Università Cattolica ma ha dovuto lasciare gli studi per dedicarsi al lavoro. Tra i suoi hobby preferiti la musica e il giardinaggio, con cui riesce a rilassarsi. Risiede, particolare su cui talvolta i suoi rivali insistono, a Ferno, il Comune "gemello" di Lonate, nel quale è stato in Giunta sotto il sindaco Claudia Colombo, come assessore al bilancio. Il suo rapporto con la politica è di vecchia data e risale agli anni Ottanta. È stato responsabile del movimento giovanile della DC, «allora molto vivace» ricorda, «tanti politici locali di oggi vengono da questa esperienza, da una parte e dell'altra degli schieramenti». Gelosa dice di riconoscersi «con orgoglio in particolare nella figura di Lorenzo Airoldi», una sorta di padre putativo sotto la cui ala si interessò alla politica. Dopo l'esperienza amministrativa fernese, Gelosa nel 2004 fu individuato come candidato ideale per spezzare l'egemonia del centrosinistra a Lonate Pozzolo e costruì l'alleanza tra le forze di centrodestra emersa allora vittoriosa dalle urne. Oggi se la deve vedere con l'incognita Lega Nord di Modesto Verderio e il centrosinistra dei Democratici Uniti di Nadia Rosa. Di cosa ha bisogno Lonate Pozzolo? «Di un rilancio e di investimenti» risponde pronto il sindaco. «La Lonate che ho in mente ospita attività produttive, è vivace, ha servizi pubblici invece di vedere scappare la gente a Gallarate o a Busto per poterne fruire. Una città che oltre ad attirare e a trattenere, riesca a partecipare allo sviluppo di Malpensa, ad averne un ritorno, non solo i fastidi». Già, perchè l'aeroporto, qui , è il problema per eccellenza, ma anche l'opportunità per antonomasia. Che in questi cinque anni ancora non si è colta appieno, evidentemente, benchè per tre dei cinque anni il colore di governo, regione, provincia e comune sia stato omogeneo. Troppe e troppo complesse le partite, nonchè troppo schiacciante l'egemonia milanese perchè Lonate riuscisse a pesare quanto vuole. Il programma del PdL è scaricabile dal sito Internet. Fra i punti salienti l'urbanistica, con PGT, PUT (piano urbano del traffico) e recupero delle aree delocalizzate cardini di un riordino dell'abitato che sia incentrato sulla vivibilità. «Per troppi anni Malpensa ha "congelato" vaste aree» lamenta Gelosa. Lui si è dato da fare per l'edilizia, settore qui delicatissimo, fin troppo secondo le opposizioni: piani integrati d'intervento a ripetizione. Vari, complice la crisi, sono rimasti sulla carta in attesa di tempi più propizi. Ma a Gelosa importa che anche attività produttive si trasferiscano a Lonate e diano lavoro - non c'è solo l'aeroporto, o il piccolo tessuto imprenditoriale e professionale locale. C'è chi, come il gruppo Marcegaglia, lo sta già facendo. Tornando agli aspetti urbanistici, sul verde Gelosa insiste perchè sua «vivibile e usufruibile, no a parchi dal cancello chiuso come è successo lungo via Gaggio». Gelosa propone anche di estendere la rete dei percorsi ciclopedonali: siamo pur sempre nel Parco del Ticino, anche se all'ombra di Malpensa. Sul piano dei servizi, il sindaco annuncia che la farmacia per Tornavento sarà presto pronta, e fra le idee spunta un centro sportivo verso sant'Antonino. Il fiore all'occhiello del sociale vorrebbe essere un servizio a domicilio per persone sole o anziane, da costruire per affiancare l'attività della casa di riposo. Non solo: sempre per domiciliarizzare gli anziani se appena autosufficienti, Gelosa intende favorire interventi ad hoc sul centro storico, con tanto di sgravi fiscali, per creare minialloggi. Quanto alle scuole, Gelosa vagheggia una scuola di formazione professionale lonatese, magari in collaborazione con altri soggetti che già operano nella zona nel medesimo settore. E perchè no, mirata alle professioni aeroportuali. Al servizio di Malpensa, quindi. Gelosa in economia è uno "sviluppista" convinto. Ciononostante, quando si va a stuzzicarlo sui valori profondi, su ciò in cui crede, emerge l'uomo dietro il sindaco attento al portafogli e all'immagine della sua città. Cresciuto da cattolico praticante, Gelosa di dice convinto che «le più belle soddisfazioni non si ottengono con scarpe alla moda e portafogli gonfio di danaro, ma con gli amici, vivendo con e per gli altri. Bisogna ripudiare la cupidigia, l'invidia, tutto ciò che fa anteporre se stessi agli altri». Andrebbe ripetuto più spesso, magari nelle scuole: un paese che conosce l'ombra della malavita ha bisogno di valori veri. Alla voce sicurezza in casa PdL si parla ai lonatesi di clandestini, di prostituzione, che pure ci sono e possono creare problemi, ma non di 'ndrangheta. Una parola mai udita dalla maggioranza se non in presenza del Procuratore, chiamato dal sindaco stesso, e solo per replicare con irritazione alle inevitabili "prediche" da sinistra. Lonate ha però bisogno, secondo Gelosa, anche di una politica meno divisiva, meno urlata e fatta di attacchi personali. «Auspico un confronto corretto senza battutte, insinuazioni, slogan» dice. «Ammiro comunque tutti quanti per queste elezioni ci metteranno la faccia e si metteranno in gioco di fronte alla gente di Lonate».
SdA
Martedi 2 Giugno 2009 |