Lonate Pozzolo - Polemiche contro Lega e Democratici Uniti, Malpensa tema cruciale: "Quando ci si riconoscerà il disagio ambientale? Quando ne beneficeremo invece di subirla?"
Per Lonate con Gelosa: una lista compatta punta alla riconferma

Per Lonate, o della compattezza. Un gruppo che si ripresenta forte di cinque anni di governo della città «senza mai una defezione, un'astensione, un voto contrario, una dimissione». Un gruppo che presenta anche dei volti nuovi, accanto agli amministratori della giunta e del gruppo di maggioranza uscenti. E così accanto ai Gatti, ai Simontacchi, ai Portogallo, ai Grandinetti e alle Angelino, compare qualche nome nuovo alla politica: nomi giovani come quello di Mauro Andreoli, che, emozionato, si è presentato con un alto discorso sul valore della politica e dell'impegno per la comunità; e pure belli, come Jessica Mirata, assistente di volo, che non smentisce la tendenza invalsa nel centrodestra ad un certo gusto estetico nelle candidature. Il sindaco Piergiulio Gelosa introducendo la "squadra" per questa tornata di elezioni amministrative, giovedì sera presso la sala polivalente del monastero di San Michele, si è compiaciuto della capacità del fronte che lo sostiene di inserire nomi nuovi nella politica e nell'amministrazione locale, e se la formazione era carente agli inizi, ci hanno pensato gli stessi funzionari comunali a fare da mentori.

Oltre a rimarcare la compattezza dei suoi, ulteriormente confermata dalla nascita del PdL, Gelosa contesta l'asprezza del clima di scontro in consiglio comunale: troppi personalismi. Solidarietà e sussidiarietà come chiavi di lettura dell'azione amministrativa: e se qualcuno accusa di aver copiato i programmi, Gelosa risponde che «il programma si fa sentendo più campane, questa ci è sembrata quella più intonata». E a chi punta il dito sul nome di Berlusconi che figura prominente nel simbolo della lista ad attrarre voti, il sindaco uscente (rientrante?) replica che «altri si vergognano di presentarsi coi loro simboli, tanto da inventarsene di nuovi». Succede, quando non si hanno cinque reti televisive su sei in mano. Stoccate anche alla Lega: «non siamo portatori di un sentimento romano, ma gente di Lonate. E se qualcuno mormora che il sindaco va a dormire a Ferno, be', sentirmi dare del fernese un po' mi brucia. Altri hanno qui carta d'identità e letto, ma la giornata la pessano altrove: Piergiulio Gelosa i cittadini lo hanno sempre trovato a Lonate Pozzolo».

Malpensa resta un tema portante: la rivendicazione è quella di beneficiarne, non solo di averne i fastidi - i sorvoli, 400 famiglie delocalizzate, otto chilometri quadri «congelati» all'interno delle curve isofoncihe, e dulcis in fundo Enac con i suoi piani di rischio che includono una vasta area. «Quando questo disagio ambientale ci sarà riconosciuto?» Quando l'energia elettrica e termica prodotta a Malpensa potrà essere utilizzata per Lonate, con ampio risparmio? «Malpensa l'abbiamo pagata, è giusto che noi per primi ne beneficiamo». Milano ladrona, Lonate non perdona, insomma. Mai si è udita per un istante la parola proibita della politica lonatese, quella 'ndrangheta le cui gesta criminali hanno recato grave danno al buon nome di Lonate negli ultimi anni; unico criptico riferimento quello del sindaco, che rimarcava come «cinque anni fa erano momenti forse un po' più spensierati di oggi». La Lega, frattanto, batte sulla grancassa e per sabato sera ha indetto la sua fiaccolata contro la criminalità organizzata con comizio a seguire.

La rivendicazione delle cose fatte include le scuole di Sant'Antonino salvate portandoci i ragazzi di Tornavento in scuolabus per avere i numeri, e sempre nella frazione il rilancio dell'ufficio postale con nuovi servizi. In urbanistica, i piani integrati bacchettati dalle opposizioni sono difesi a fronte di una legislazione regionale sul PGT tuttora in divenire, tra modifiche e rinvii, e «che ha bloccato tutto dopo il 2005: i tempi buoni sono finiti», chi ha preso il treno per tempo è servito, per Lonate è andata diversamente. Gelosa difende la sua amministrazione dall'accusa di essere "mattonari": «Altro che, abbiamo realizzato piste ciclabili e parchi pubblici. I capannoni costruiti da altri semmai sono ancora vuoti. Noi per le attività produttive siamo sempre disponibili, ma accoglieremo solo chi si presenta con nome e cognome e porta lavoro». L'albergo previsto verso l'aeroporto porterà quattro indispensabili milioni nelle casse comunali, e non è poco.

 

Dopo gli interventi dei rappresentanti provinciali (Ermolli) e dei livelli locali delle componenti Udc ed ex-An, il capolista Danilo Rivolta chiude con le ultime stoccate. «Abbiamo evitato una tempesta: la Lega va da sola in tutto il circondario di Malpensa. Si è impadronita dell'aeroporto e non ci vuole nessuno accanto. Quanto al centrosinistra, non ha neanche il coraggio di presentarsi coi suoi simboli e ha una simpatica candidata donna che probabilmente brucerà sull'altare dei vari Brognara e Vaccaro». In effetti, a Lonate di incendi se ne vedono. «Si attaccano a un programma copiato? Ma se noi prima di governare abbiamo dovuto riparare...»

SdA
Venerdi 22 Maggio 2009