Masciago Primo - Il candidato della lista “Masciago per Primo” spiega il suo programma: “Se non diamo servizi il paese andrà verso il declino”
Sociale e turismo non invasivo le proposte di Maffei

Vincenzo Maffei, candidato sindaco nella lista “Masciago per Primo” è geologo. Esperto in problematiche ambientali, è impegnato da anni con la famiglia nel sociale: socio fondatore dell’Associazione Il Bosco verde che gestisce l’asilo nido e scuola materna di Castello Cabiaglio e dell’Associazione culturale La Gerla di Masciago Primo. Socio della Società Astronomica di Campo dei Fiori. Abitante a Masciago Primo dal 2000 con moglie e due figli. Esperienze amministrative nel Consiglio circoscrizione del Comune di Varese.

Quali sono le motivazioni della sua candidatura e come ha scelto i candidati consiglieri?
«Masciago è un bel paese, ma a viverci è difficile, soprattutto per certe fasce sociali come anziani, bambini e giovani perché, in termini di servizi e opportunità c’è molto poco.
Su questo scenario si sta muovendo la lista civica “Masciago per Primo”, composta da persone unite da una comune passione per il paese. E’ per questo che ci presentiamo per amministrare, per proporre un’amministrazione che colga i profondi cambiamenti amministrativi e sociali e metta al centro di tutto la persona e la ricerca del bene comune».
 
Quali sono le potenzialità del paese?
«Sono il territorio, l’ambiente naturale e quello rurale e, soprattutto, la forte identità dei masciaghesi che attinge da una cultura contadina, povera ma forte e dignitosa.
Il nostro programma punta ad introdurre tutte quelle attività economiche con forti possibilità di sviluppo: cioè quelle legate alla presenza di forme di turismo non invasivo, alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale minore e quelle legate alla fruizione del territorio. In questa ottica, l’inserimento del nostro comune nel Parco Naturale del Campo dei Fiori potrà favorire l’inserimento del turista nel tessuto storico, culturale ed ambientale di Masciago e veicolare risorse e i servizi. Un’altra strada di sviluppo per la nostra comunità è l’aumento delle prestazioni ambientali, favorendo i nuovi sistemi di energie a basso costo e rinnovabili come l’acqua, il sole e il geotermico».
 
Come vede il paese tra cinque anni?
«Dipende da chi lo andrà ad amministrare. Speriamo in ogni caso che sia in grado di offrire qualche cosa di più ai suoi abitanti».
 
Nell’arco di sei anni, la popolazione è rimasta invariata: 272 residenti nel 2002, 275 nel 2008. Ritiene siano cambiate le esigenze dei cittadini di Masciago Primo?
«Le proiezioni demografiche prevedono che nei prossimi anni i piccoli comuni potranno diventare luoghi di vita appetibili rispetto alle città solo nei comuni che si saranno attrezzati dal punto di vista dei servizi essenziali. Viceversa, i piccoli comuni con servizi non adeguati, si avvieranno ad una progressiva decadenza causata da un depauperamento della popolazione.
Per evitare che Masciago Primo sia tagliato fuori dai flussi positivi di mobilità e che diventi un luogo di vita prediletto, il nostro programma prevede di investire nella forte identità locale intorno alla quale si potrà sviluppare una comunità che produrrà integrazioni reali sul piano sociale e culturale.  Nuovi cittadini di Masciago Primo sono le giovani coppie che saranno alla ricerca di “contesti di vita migliori e più economici”. Seguono poi gli stranieri benestanti che potranno acquistare un’abitazione nel nostro paese per trascorrere periodi di vacanza o viverci».
 
Masciago è una piccola comunità. Ritiene questo un vantaggio da sfruttare o una condizione da correggere con accorpamenti con altri comuni?
«Le amministrazioni locali, così come sono strutturate oggi, avranno in futuro una gestione particolarmente difficile e continueranno a risentire dei tagli alla spesa pubblica. L’Unione dei Comuni farà nascere una nuova dimensione del locale e sarà il solo modo di garantire ai piccoli municipi come Masciago, servizi di base consentendo di ottimizzare le risorse».
 
Metta in una scala di priorità questi temi, a partire dal più urgente: servizi (bar, strutture ricettive, negozi ecc.), riqualificazione del centro storico, trasporti, sicurezza.
«A Masciago non ci sono servizi, attività produttive o negozi. C’è solo un centro sportivo del comune gestito dalla pro loco. Il problema, dunque, è quello di reperire risorse per fare tutto.
Il nostro programma prevede di incentivare e valorizzare, secondo il principio di sussidiarietà, le forme di associazionismo e di volontariato sia già quelli esistenti sul territorio sia quelle che si vorranno costituire in futuro. Da queste risorse potranno derivare nuove opportunità di lavoro anche all’interno del nostro comune».
 
Quali saranno i primi provvedimenti che prenderà non appena eletto?
«Soddisfare la domanda di “sociale” che troverà la sua principale espressione e coordinamento nello “Sportello informativo multifunzionale per il sociale”, sistemare il sistema idrico, fognario e viabilistico con pulizia delle strade, entrare operativamente nel Parco del Campo dei Fiori, approntare il Pgt, ed ascoltare i cittadini, assicurando una presenza costante degli amministratori in municipio e sul territorio».
Andrea Camurani - andrea.camurani@varesenews.it
Mercoledi 3 Giugno 2009