Provinciali di Milano - Domenica e lunedì si riaprono le urne e già nella serata di lunedì si dovrebbe avere il verdetto del ballottaggio. La sfida di Milano è forse una delle più importanti, per entrambi gli schieramenti
Penati e Podestà, ultime ore di campagna elettorale

Domenica e lunedì si riaprono le urne e già nella serata di lunedì si dovrebbe avere il verdetto del ballottaggio. La sfida di Milano è forse una delle più importanti, per entrambi gli schieramenti, deciderà se sarà Penati o Podestà a sedere sullo scranno più alto di palazzo Isimbardi.
L’attuale presidente Filippo Penati, sostenuto dal centro sinistra, punta alla riconferma e, dopo il risultato che nel 2004 lo portò alla guida della Provincia con il 54% dei consensi, cerca ora di recuperare i 10 punti percentuali che nel primo turno di due settimane fa lo hanno separato dallo sfidante. Dall’altra parte c’è Guido Podestà sostenuto da Pdl, Dc, Nuovo Psi e Lega Nord. I voti del partito di Bossi erano quelli che più preoccupavano la coalizione di centro-destra a causa dell’incognita del referendum. I leghisti avevano, infatti, minacciato di disertare le urne per far mancare il quorum. Un accordo su questo sembra essere stato trovato direttamente tra Berlusconi e Bossi: il popolo padano andrà alle urne per il voto delle provinciali e rifiuterà la scheda referendaria. D’altro canto il premier ha dichiarato che voterà si al referendum ma non farà campagna elettorale in questa direzione.


Un altro nodo da sciogliere sarà il voto dell’elettorato dell’Udc che si è diviso sul sostegno tra i due diversi candidati. L’Udc milanese sembrerebbe propendere per il candidato di centro-destra, mentre i vertici sono più per il sostegno a Penati, e Tabacci lo ha esplicitato chiaramente: la decisione ufficiale rimane quindi la libertà di scelta dei propri elettori.
Nei giorni scorsi al fianco dei due candidati sono scesi anche i big dei partiti, Berlusconi con Podestà e Massimo D’Alema con Penati. Ma il vero dato che deciderà l’esito delle votazioni sembra essere paradossalmente quelle delle astensioni. Ed è stato proprio a Berlusconi ad esplicitare questa preoccupazione dicendo ai milanesi «che è importante andare a votare - aggiungendo che - chi diserta non si lamenti poi che le cose non funzionano».
Intanto non mancano le polemiche in queste ultime ore di campagna elettorale. A scatenarle sono state soprattutto le lettere inviate dal Comune di Milano guidato da Letizia Moratti a tutti i 600mila capofamiglia della città per ricordare l’appuntamento elettorale del fine settimana. Dal Partito Democratico è partita immediatamente l’accusa, «è curioso che al primo turno non si erano inviato nulla per ricordare l’appuntamento elettorale e adesso che servono voti al centro-destra invece si».
Ormai però siamo agli sgoccioli, la campagna elettorale dei due candidati si concluderà tra poche ore. Podestà festeggiarà la chiusura alle 18 a Cinisello Balsamo con il Presidente Berlusconi e il Ministro della Semplificazione Roberto calderoli. Penati lo farà invece alle 15 in via Pergolesi.
 

T.B.
Venerdi 19 Giugno 2009