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Provinciali di Milano - Il presidente uscente incassa il sostegno di Elisabetta Fatuzzo. I centristi invece sono per il voto libero. Scontro tra i leader romani e provinciali: Casini e Cesa sono per il centro-sinistra
I pensionati con Penati, l'Udc non si schiera
Come è giusto che avvenga nei giorni che precedono un ballottaggio i “medi e piccoli” rubano la scena ai grandi. A Milano in questo momento gli occhi sono tutti puntati sui 4 punti percentuali totalizzati dai centristi di Enrico Marcora, candidato dell’Udc. E ancora di più lo sono sull’Udc romano in attesa di sapere se i grandi capi Casini e Cesa decideranno di impartire l’ordine di scuderia e far votare per l’uno o l’altro candidato: Penati o Podestà. Per ora sembra che l’ordine impartito in vista del 21 e 22 giugno, la data del ballottaggio, sia il “liberi tutti”. In realtà, come spesso avviene, non è da escludere che in un passaparola informale possano essere date delle indicazioni di voto all’interno del partito. Certo è che la situazione anche per l’Udc non è affatto semplice, perché se a Roma i leader propendono più per il candidato di centro-sinistra, non sono pochi quelli che, come Luca Ruffino coordinatore del partito in città, a Milano sostengono apertamente Guido Podestà. Intanto però il Presidente uscente incassa il sostegno dei pensionati che hanno sostenuto Elisabetta Fatuzzo al primo turno promettendo un posto in giunta a un esponente del loro partito che vigilerà su un impegno che penati e pensionati si sono presi: sostegno alle famiglie che hanno un disabile o un anziano in casa di riposo grazie a un fondo provinciale di due milioni l’anno, e un assessorato ai problemi della terza età.
Martedi 16 Giugno 2009
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