Manvalle - Continuitā e Innovazione č il nome della lista civica che propone sindaco Emma De Giorgi, assessore sociali dell'attuale amministrazione
Emma de Giorgi: "Il futuro? Un equilibrio di industria, servizi e agricoltura"
Cinque anni assessore ai servizi alla persona. Medico chirurgo all’ospedale di Circolo. Emma De Giorni si propone oggi come continuità con Silvio Riva con la lista civica “Continuità e Innovazione” che ripropone parte della “vecchia” amministrazione con nuovi volti per continuare un’opera iniziata parecchio tempo fa.
1) Dieci anni di amministrazione di cui lei rappresenta la continuità. Come definirebbe il comune e la sua comunità oggi? Una comunità operativa,efficiente, con un buon tasso di solidarietà che sopperisce alle mancanze imposte da un bilancio stringato come quello di un paese di 1.800 anime.
2) E il futuro cosa dovrebbe riservare? il PGT quali linee di sviluppo seguirà? Stiamo portando avanti un PGT che prevede un incremento massimo di 300 abitanti in 15 anni, uno dei più restrittivi di quelli presentati in provincia, e che non stravolgerà il paese e non toccherà le aree verdi esistenti se non quelle interstiziali. Prevede inoltre la costruzione secondo i criteri di RECENS 21. Il progetto è stato elaborato con la partecipazione, nella commissione, di esponenti dell’opposizione; inoltre sono pervenute soltanto 26 osservazioni . Quanto al futuro vero e proprio cercheremo di mantenere il paese in equilibrio come ora fra industria, commercio, turismo ed agricoltura.
3) Il lago: risorsa o problema? Il Lago Maggiore è sicuramente una risorsa per un paese come il nostro in cui anche il turismo conta. Quanto alla balneabilità possiamo solo continuare la collaborazione con la Società di Risanamento Medio Verbano e lavorare per migliorare la qualità degli scarichi nel territorio del Comune.
4) Attualmente la comunità di Monvalle ha qualcosa da rivendicare in termini di offerta di servizi o di occasioni? Ci sono, viceversa, opportunità che non si sono ancora scoperte adeguatamente o sottovalutate? Sicuramente i servizi non bastano mai e c’è sempre spazio per migliorare, parola di assessore. Abbiamo anche programmato di attivare, di concerto con ASL ,un servizio connesso all’utilizzo della tessera sanitaria regionale. Posta, banca, palestra, ambulatorio medico, farmacia, asilo-nido, costruito secondo i moderni criteri di bioedilizia, collocano il nostro Comune sopra la qualità media di realtà anche più grandi, a ciò contribuisce anche la messa a norma degli edifici comunali compresa la Scuola primaria. Mancano ancora servizi commerciali per esempio negozi di prossimità e di mobilità, autobus, da organizzare in collaborazione con altri comuni e con Agenda 21Laghi che sta già attivandosi e con cui collaboriamo già in qualità di soci fondatori.
5) I ragazzi e il disagio sociale sono un punto del vostro programma? Certo, ma è una nota dolente: possiamo solo continuare a sostenere ed aiutare le iniziative delle varie organizzazioni che fortunatamente sono molto attive. Quello che abbiamo fatto di nostro è mettere a disposizione un assistente sociale sia pure part time ed un assessore, medico, la cui porta è sempre aperta.
6) Negozi, farmacia, medico, assistente sociale: il Comune di Monvalle è virtuoso? Se non lo fosse, questa amministrazione non sarebbe riuscita a far aprire la farmacia, costruire ambulatorio e asilo nido e costruire la pista ciclopedonale in riva al lago, dotandola anche di servizi igienici in località Gureè.
7) Passiamo allo sviluppo industriale: a Monvalle ci sono alcune prestigiose realtà che, però, portano traffico pesante. È un problema, secondo lei? E la crisi sta creando difficoltà tra i suoi cittadini? Se vogliamo abolire il traffico pesante dobbiamo abolire le industrie non mi sembra il caso. Le industrie con maggior traffico sono fuori paese e direttamente sulla provinciale, quindi quello che intendiamo fare è mettere in sicurezza i pedoni con piste ciclopedonali e marciapiedi. Lacrisi è mondiale, siamo ininfluenti e possiamo solo intervenire caso per caso sulle situazioni critiche che si verificano in paese.
8) Ultima questione, ma non meno importante, l'aspetto culturale o di folklore deve rappresentare una risorsa per la singola collettività? Certamente sì. Viste le nostre dimensioni possiamo solo sostenere le iniziative di un volontariato prezioso quanto efficiente e cercare collegamenti con le iniziative valide che esistono fuori dai nostri confini.