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Orino - Cesare Moia, della lista la Rocca si presenta: “Centro storico da riqualificare per rendere più attrattivo il paese”
“La comunità come famiglia allargata dove tutti ci si aiuta”
Quali sono le motivazioni della sua candidatura e come ha scelto i candidati consiglieri?
“La volontà di voler mettere la mia esperienza a disposizione della popolazione ma anche il desiderio di voler formare una generazione di giovani amministratori consapevoli e seri. E’ per questo motivo che ho coinvolto nella lista dei giovani che si sono dimostrati da subito bravi e volenterosi. Peccano di inesperienza ma a questo ci pensiamo noi vecchi!” Quali sono le potenzialità del paese?
“Sicuramente la tranquillità, il paesaggio, l’aria buona sono le risorse del paese, sicuramente da amministrare coscientemente e da valorizzare”. Come vede il paese tra cinque anni?
“Beh, sicuramente meglio di ora se i cittadini ci daranno la loro fiducia! Battute a parte, credo che sia giunto il momento di “risvegliare” Orino dal lungo sonno letargico che lo ha immobilizzato, soprattutto negli ultimi anni. Spero che la popolazione capisca questa volontà e faccia la scelta opportuna. Già come lista, ci siamo attivati in questo senso e continueremo a farlo indipendentemente dal risultato elettorale”. Si parla di risparmio della pubblica amministrazione. Che opinione ha di una possibile funzione o accorpamento con altri paesi, come Azzio o qualche frazione di Cuvio o Cocquio Trevisago?
“Occorre distinguere tra i costi della struttura amministrativa e i costi della politica. Per i primi è necessario garantire i servizi cercando di ottimizzare le spese. Per quanto attiene ai secondi, l’unica soluzione probabilmente è l’accorpamento con un comune limitrofo ma è comunque una decisione che deve essere presa in accordo con la cittadinanza. Il mio compito è quello di informare la popolazione circa i pro e i contro di tale scelta”. Nel 2002 gli anziani sopra i 75 anni erano 63. Nel 2008, 76. Quali misure in materia di assistenza sociale intende prendere per seguire chi avrà bisogno?
“Il primo problema per gli anziani è la solitudine. Per questo motivo vorrei favorire l’incontro tra le persone creando un tessuto sociale vario ed unito, capace di auto sostenersi nei momenti di difficoltà. La comunità come famiglia allargata di persone civili e oneste, pronte a darsi reciproco appoggio. Utopistico? Forse, ma sognare non fa male a nessuno. Altrimenti sarà compito del comune prendersi carico dei bisognosi di tutti, indipendentemente dall’età”. Metta in una scala di priorità questi tre temi, a partire dal più urgente: servizi (bar, strutture ricettive, negozi), riqualificazione del centro storico, trasporti.
“L’investimento principale riguarda la riqualificazione del centro storico e del paesaggio in generale, per ridare attrattività al paese; seguono poi i trasporti incentivando, in particolare, quello pubblico ed, infine, i servizi: gli imprenditori del settore saranno i primi ad arrivare se troveranno una amministrazione dinamica e efficiente che li supporti!” Quali saranno i primi provvedimenti che prenderà non appena eletto?
“La verifica del bilancio: senza soldi non si fa niente (o quasi)!”
Andrea Camurani - andrea.camurani@varesenews.it
Giovedi 4 Giugno 2009 |