Saronno - Dopo la denuncia di Tramacere per diffamazione, l’ex capogruppo di Forza Italia, Michele Marzorati chiede al capolista Enzo Volontè una presa di posizione
Scontro interno al Pdl per il “Foglio delle libertà”

 

Non accenna a diminuire la polemica sollevata da Vito Tramacere, candidato sindaco di Saronno Si-cura, in merito al “Foglio delle libertà” distribuito dal Popolo delle libertà di Saronno, che sostiene Annalisa Renoldi come candidato. Volantino in cui sono state affermazioni che hanno portato Tramacere a procedere con una denuncia per diffamazione a mezzo stampa.
Ora la questione diventa anche interna al partito: il candidato Michele Marzorati in lista come candidato consigliere comunale, scrive al capolista, nonché coordinatore cittadino del partito, Enzo Volontè: «L’attacco a Vito Tramacere, in un fantomatico, inesistente, processo che lo vedrebbe imputato, potrebbe configurarsi come diffamazione a mezzo stampa - spiega Marzorati -. I fatti personali devono rimanere al di fuori del confronto politico che deve avvenire piuttosto sui problemi concreti che la nostra gente affronta quotidianamente (quando poi detti fatti sono falsi: o si appura prima la verità o non si possono scrivere falsità)».
«Mi aspetto una tua presa di posizione che riporti il confronto politico, che inevitabilmente non termina con la conclusione della campagna elettorale, nell'alveo che gli compete – conclude Marzorati -. Mi aspetto di conoscere quale dichiarazione intenda fare il nostro candidato sindaco Anna Lisa Renoldi».

Tramacere, da parte sua non lascia andare la presa: Marzorati «prende le distanze dalle diffamanti affermazioni contenute ne "Il foglio della Libertà" che comunque, ancora ieri sera, 4 giugno 2009, veniva distribuito da alcuni, ben identificati, aderenti del Pdl: forse costoro non sanno che sono tutti copartecipi nel reato commesso, in associazione tra loro, da più di dieci persone – spiega Tramacere -. Ringrazio di Dott. Marzorati: ha dimostrato di che pasta può essere fatto un uomo libero. Attendo delle pubbliche scuse da chi ha fatto stampare detta pubblicazione, attendo la dichiarazione del candidato Anna Lisa Renoldi (che spero non inizi con "non sapevo che si stavamo scrivendo tali diffamazioni").  Prima di qualsiasi commento: aspetto».

«Credo che se c’è una persona che ha dimostrato con i fatti e non con le parole di non voler trasformare la campagna in uno scontro al livello personale, quella sono proprio io - risponde il candidato dell'allenaza Pdl, Lega, Udc, Annalisa Renoldi -. Di conseguenza chiunque si muova in questa direzione non ha la mia approvazione né il mio consenso. Avrei avuto più occasioni per rispondere agli insulti che mi sono stati rivolti, ma non è nel mio stile scendere a questi livelli. Sul tema del processo sono la meno indicata a parlarne perché mai avuto alcuna convocazione da parte di un giudice per testimoniare in un processo contro tramare, pur sapendo che un processo c’è stato e che qualcuno aveva indicato il mio nome tra i possibili testimoni».

M.S.
Venerdi 5 Giugno 2009