Saronno - Il candidato ex assessore ha preso poco più del 2% dei voti, ma tanto è bastato a non far eleggere la Renoldi (Pdl-Lega-Udc): “Ai cittadini dico di votare con coscienza. Porro più adeguato”
Lucano: «La vera ingovernabilità si avrà con il centrodestra»

 

«Se avessi voluto appoggiare la Renoldi, sarei rimasto dall’inizio nel calderone del PDL, con indubbio vantaggio personale, senza attirarmi le inimicizie e i rancori di tanti sedicenti di destra». Dario Lucano, ex assessore ai lavori pubblici nella seconda amministrazione Gilli, ha ottenuto come candidato sindaco della lista civica Noi per saronno, poco più del 2 per cento dei voti. Tanto è bastato perché il candidato dell’alleanza Pdl-Lega-Udc, Annalisa Renoldi, non venisse eletta al primo turno, portando la città al ballottaggio del 21 giugno. Ora, Lucano, dà la propria indicazione di voto ai propri elettori, puntando il dito contro le divisioni all’interno del centrodestra e “sostenendo” a proprio modo la situazione che si verrebbe a creare se vincesse Luciano Porro, candidato appoggiato da sette simboli di centrosinistra (Pd, Socialisti, Verdi, Tu@ Saronno, Saronno Futura, Italia dei valori, Sinistra Saronnese).
 
«Ho deciso solo nell’interesse della città e sono molto soddisfatto del risultato ottenuto – spiega Lucano -: la coalizione di centro destra ha ottenuto la maggioranza, ma la Renoldi è andata al ballottaggio per un “misero” 1,60%. In questi giorni ho preferito non mischiarmi al coro dei blog e articoli che paventano il disastro per la nostra città e oggi ritengo giusto per chi mi ha dato il proprio voto, chiarire il mio pensiero. Mi ha stupito la posizione del Sindaco uscente che viene a parlare di ingovernabilità nel caso di vittoria della sinistra. Ritengo esattamente l’opposto. Sono stati i giochi politici interni alla maggioranza (in particolare di quella parte che ha imposto la candidatura della Renoldi alla stessa Lega) a paralizzare l’attività amministrativa nel secondo incarico Gilli; inoltre senza l’UDC (4,74%) la coalizione avrebbe raggiunto solo il 47,8%».
 
«Le divisioni interne alla maggioranza sono destinate a farsi più profonde, in quanto degli 11 “nuovi” eletti del PDL, 10 facevano già parte del Consiglio Comunale uscente, che ha costretto l'amministrazione all'immobilismo, e bisogna considerare che Gilli, quando vuole, è una persona che sa imporsi, mentre abbiamo visto gli atteggiamenti della Renoldi anche durante la campagna elettorale – conclude Lucano -. Riteniamo che Porro, serio e noto professionista, temprato da una professione non facile, sia certo più adeguato di una persona che ha trascorso gli ultimi dieci anni della sua vita chiusa nel suo ufficio di Vicesindaco senza impegnarsi nella vita reale. Se al ballottaggio vincesse Porro si formerebbe una Giunta di centro sinistra e in Consiglio Comunale sarebbe presente una maggioranza di centro destra, situazione che porterebbe a calmierare le rispettive posizioni, annullando ogni estremismo, a tutto vantaggio della città. È un’idea e dato che, come ogni idea, può essere giusta o sbagliata, né io né gli amici della mia lista vogliamo dare ai nostri elettori alcuna indicazione di voto, ma consigliamo di votare secondo coscienza, considerando primariamente che si tratta di un voto locale nel quale non devono contare tanto le ideologie quanto le persone».
M.S.
Lunedi 15 Giugno 2009