Saronno - Intervista ad Annalsa Renoldi, candidato sindaco dell’alleanza Pdl-Lega-Udc, in vista del ballottaggio di domenica e lunedì contro Luciano Porro del centrosinistra
Renoldi: «Il centrodestra non sarà ingestibile»

 

Annalisa Renoldi è il candidato dell’alleanza Pdl-Lega-Udc, corazzata che si aspettava l’elezione del sindaco al rimo turno, ma che ora, per pochi punti percentuale, dovrà affrontare il ballottaggio contro Luciano Porro, candidato sindaco del centrosinistra unito. La Renoldi ha già risposto ad alcune domande prima del voto del primo turno, ma queste due settimane hanno fatto emergere qualche altra domanda, soprattutto di carattere politico, dopo le continue polemiche sollevate da due candidati sindaci con elettori di centrodestra (Lucano e Tramacere) che hanno deciso di non sostenerla. (lo speciale elettorale di Varesenews)
 
La campagna elettorale sembra essersi molto accesa soprattutto all’interno del centrodestra. Cosa sta succedendo secondo lei?
«Mi sembra che la campagna elettorale nel centro destra sia stata accesa fin dall’inizio. Quello che mi dispiace purtroppo è che le discussioni che ci sono state non sono state – come dovrebbe essere nel corso di una campagna elettorale – relative ad idee o programmi dei diversi candidati, ma si sono prevalentemente basate sull’ingiuria e sulla polemica gratuita. Davvero un peccato, ci sarebbero stati davvero tanti argomenti di cui discutere con serenità e con un reale desiderio di confronto. D’altra parte mi sembra chiaro che le due liste civiche del centrodestra che sono scese in campo abbiano avuto come prioritario (o forse unico) obiettivo il penalizzare il candidato di PdL, Lega e UDC (come è stato pubblicamente dichiarato da uno dei candidati sindaci delle suddette liste) e di conseguenza – così stando le cose - non potevo certamente aspettarmi nulla di meglio».

Il centrosinistra ha deciso di presentarsi unito, la sostengono sette simboli. Il centrodestra che si era presentato diviso e tale è rimasto. Come mai?
«
Vista la prima domanda, mi sembra scontato il motivo per cui a destra non vi è stato alcun apparentamento. A sinistra, invece, per convenienza elettorale, tutti assieme appassionatamente, compresi i nostalgici della falce e del martello che a Saronno si presentano sotto l’asettica denominazione di Sinistra saronnese. Mi piacerebbe sapere come l’apparentamento di forze politiche tanto diverse andrà ad influire sul programma di Porro; ritengo pressoché impossibile far convivere personaggi e programmi tanto diversi».
 
In caso di vittoria, le viene mossa l'obiezione che sarebbe poco gestibile la maggioranza e che lei sarebbe "ostaggio" dei consiglieri. Cosa farà nel caso venisse eletta per fronteggiare questo pericolo?
«Mi sento proprio di escludere che la maggioranza sarà ingestibile. Negli ultimi anni, invero, qualche problema di governabilità c’è stato, dovuto soprattutto al fatto che l’amministrazione, i consiglieri ed i partiti della maggioranza avevano pochi momenti di confronto e di scambio di idee. Avendo vissuto sulla mia pelle questa situazione, e dato che le esperienze, soprattutto quelle negative, insegnano, sono oggi consapevole di come il Sindaco, la Giunta, i consiglieri della maggioranza ed i partiti dovranno agire e muoversi nei prossimi anni al fine di fare squadra e avere una coalizione determinata, coesa e compatta. Mi sembra invece che il tema dell’ingestibilità vada sottoposto al candidato Porro, visto che – anche in caso di sua vittoria – la maggioranza consigliare sarà del centrodestra».
 
Il timore peggiore per il ballottaggio sembra essere l'assenteismo degli elettori. Cosa dire ai cittadini per convincerli a votare?
«Sicuramente il fenomeno dell’astensionismo – che comunque colpirà più o meno pariteticamente i due schieramenti - avrà un peso, anche perché il 21 di giugno le scuole sono terminate e qualche partenza per le vacanze sarà già avvenuta. C’è comunque la possibilità di votare il lunedì mattina, fino alle ore 15, e sicuramente questo fatto contribuirà a far si che la percentuale dei votanti non risulti troppo modesta. Il messaggio che personalmente sto mandando ai tanti cittadini che incontro in questi giorni – e che mi sembra oltre al resto ben recepito – è quello di partecipare alle operazioni di voto per far sentire la propria voce e per decidere chi dovrà amministrarli per i prossimi anni senza lasciare che altri decidano per loro».
Manuel Sgarella
Giovedi 18 Giugno 2009