Saronno - Dopo gli attacchi pubblici di Tramacere contro la Renoldi, ora tocca a Lucano: “Se non regge il confronto pubblico ora, come potrà governare?»
Battaglia al veleno per i voti del centrodestra

Il centrodestra sembra essersi diviso a Saronno. I candidati sono sei, tre dei quali fanno riferimento a un’area, ed un elettorato, di centrodestra: oltre ad Annalisa Renoldi, l’unica ad essere sostenuta da simboli di valore nazionale come Popolo delle Libertà, Lega Nord e Unione di Centro, ci sono anche due liste civiche che “pescheranno” voti da quell’area. Come la lista civica Saronno Si-cura, fondata da Vito Tramacere che, nel corso del dibattito pubblico mercoledì sera, ha esplicitamente dichiarato il suo obiettivo: «Sono sempre stato di centrodestra, ma non posso permettere che Annalisa Renoldi venga eletta, sarebbe un disastro per la città. Aiutatemi a non farla eleggere al primo turno».

Anche Dario Lucano, presidente del consiglio comunale nell’amministrazione Gilli 1 e assessore ai lavori pubblici nel Gilli 2, ha fondato una propria lista, Noi per Saronno. E come Tramacere procede nel proprio attacco frontale ad Annalisa Renoldi, dopo le recenti dichiarazioni con cui lei stessa motivava la propria assenza a causa di attacchi di carattere personale dei due candidati Tramacere e Lucano: «Mi sembra doveroso precisare che gli unici “insulti” sono stati – spiega Lucano -: La Dott. Renoldi è in aspettativa non retribuita e quindi grava sulle casse comunali per il versamento (peraltro legittimo, ma pur sempre gravoso) dei propri contributi; sono stati fatti attacchi alla sua persona dalla Lega (si vedano le dichiarazioni del Coordinatore leghista Candiani durate diversi mesi) che sul filo di lana l’ha accettata come candidato, ovviamente dopo aver ottenuto promesse varie; il sindaco di una città come Saronno, con i problemi vecchi e attuali, deve essere una persona forte, capace di guidare l’amministrazione senza cedimenti e io non ritenevo che la Dott.Renoldi avesse queste caratteristiche. Era solo una mia opinione che è diventata una diagnosi certa avvalorata dalla fuga dal pubblico confronto. Non si è trattato di attacchi, ma di una mera esposizione dei fatti che evidentemente ha disturbato molto perché ha reso palese qualche cosa che si voleva tenere nascosto».
Riguardo alla mancata partecipazione della Renoldi al dibattito pubblico, Lucano prosegue: «Si è trattato di una prematura defaillance di una persona che non è mai stata veramente in prima linea in una campagna elettorale in quanto sempre riparata dietro alle file dei partiti, senza spendersi mai direttamente – conclude Lucano -. Se un candidato sindaco cede emotivamente quando la campagna elettorale non è neppure realmente iniziata, dimostra di non essere in grado di sostenere le difficoltà implicite nell'amministrare una città per i prossimi cinque anni»
M.S.
Venerdi 15 Maggio 2009