Viggiù - Designer e progettista candidato di Progetto Globale, mette al centro del programma la valorizzazione del patrimonio del paese, anche attraverso le nuove tecnologie
Paolo Canzani, l'innovazione per Viggiù
Progetto Globale per Viggiù e Baraggia si presenta alle elezioni del 2009 nel segno della novità, candidando a sindaco Paolo Canzani, viggiutese da sempre, ma nuovo alla politica. «54 anni, designer,
progettista e titolare di una società, sono nato a Milano, ma vivo a Viggiù da trent'anni. E la mia famiglia è viggiutese, mio nonno fu il primo sindaco dell'Italia unita, l'altro nonno costruì diversi edifici storici del paese. Sono "felicemente scapolo" e sono appassionato di vela. Sento un grande amore per il paese e avendo tempo a disposizione ho deciso di mettermi in gioco». Volto nuovo per una lista civica che ha comunque una sua storia e un radicamento in paese, avendo raccolto un quarto dei voto alle precedenti elezioni: «In lista abbiamo 6 donne su sedici candidati. Ci sono persone di ogni età e tutti sono legati ad un àmbito ben preciso: due persone sono attive nella scuola, due nella Società Operaia di Mutuo Soccorso, alcuni di Viggiù, alcuni di Baraggia. Tre candidati sono consiglieri di minoranza uscenti, uno proviene dalle fila della maggioranza. Siamo un gruppo unito, io stesso mi sento davvero uno del gruppo».
Al centro del programma c'è la valorizzazione del paese a partire da quanto esiste, in particolare gli edifici storici legati all'estro e all'arte dei picasss e al passato turistico della zona.«Abbiamo in programma una limitata chiusura del centro storico, unita al potenziamento dei parcheggi intorno all'abitato e dei percorsi pedonali che conducono in centro, anche per collegare meglio i diversi poli culturali. Più che un allargamento, un recupero e un miglioramento attraverso le nuove tecnologie: ad esempio con una nuova illuminazione con pannelli fotovoltaici in paese e in particolare per gli edifici storici. Nessun cambiamento estroso: vogliamo il recupero di quanto di bello già c'è». Non può mancare poi un richiamo alla vicenda dell'ex albergo Viggiù, che ha diviso la politica viggiutese negli ultimi anni, considerando che l'albergo rappresenta una testimonianza importante del passato turistico del paese e un edificio di particolare pregio: Progetto Globale, insieme a Vicus Julii, ha capeggiato nei mesi scorsi il fronte di chi si è opposto al progetto di trasformare l'ex albergo in una struttura residenziale. «Per l'albergo Viggiù ci confronteremo con la proprietà per una riapertura come casa per anziani, che potrebbe rappresentare la soluzione migliore», coniugando il recupero dell'edificio con una struttura socio-assistenziale.
Il turismo legato alla villeggiatura indubbiamente fa parte del passato. Ma alcuni segnali - il successo della giornata del Fai dedicata alle cave dei picasass , la proposta di recupero avanzata dalla Provincia - fanno intravedere un rilancio su basi diverse da quelle del secolo scorso. «Sul turismo dobbiamo puntare ad un rilancio attraverso il turismo di cultura, legato alle tradizioni locali: occorre promuovere ad esempio i bed & breakfast, in grado di accogliere chi viene qui magari a passare il weekend».
Da ultimo, Canzani promette un piccolo gesto per ricordare che la politica è servizio alla comunità: «Vorrei anche che il mio compenso da sindaco fosse congelato e utilizzato per scopi ben precisi, indicati dalla maggioranza».