Viggiù - "Vivo il paese" si presenta con una squadra affiatata. Tra le priorità, la ricerca di una soluzione della questione idrica e il completamento del Pgt
Mauro Filipetto punta sul valore del gruppo

Mauro Filipetto guida la lista “Vivo il paese”, erede di precedenti esperienze di liste civiche viggiutesi . «Ho 53 anni, sono coniugato e padre di due figli, di professione consulente-dirigente d’azienda. Da quindici anni mi occupo di politica in ambito locale, per dieci anni capo gruppo consiliare di Vivi Viggiù Viva, nonché il suo ideatore, insieme ad altri due suoi compagni di ventura; negli ultimi 5 anni sono stato all’opposizione con Vicus Julii». Nella sua lista Filipetto ha puntato soprattutto a creare un gruppo affiatato: «E’ una lista – spiega - con una forte concentrazione di qualità e di idee, fatta di persone capaci di reagire in qualsiasi situazione e in qualsiasi momento, ai massimi livelli! E’ stata pensata per “agire” e non solo per accaparrarsi dei voti, perché dopo aver vinto le elezioni bisogna governare e se non hai le persone giuste… All’interno ho creato gruppi di lavoro che si muovono velocemente e in sinergia, così le informazioni viaggiano velocemente e le idee vengono “fissate” e condivise da tutti».

 

Nel programma ci sono numerosi impegni, da quelli di “gestione ordinaria” (come la cura delle strade del paese e della frazione Baraggia) alla promozione di una Consulta Giovani, al lancio di una carta per anziani che sappia mettere in rete gli sforzi dell’amministrazione e delle realtà di volontariato e altro.  Quali saranno le priorità nell'azione amministrativa? «Il primo impegno importante cui si dovrà far fronte è sicuramente l’elaborazione del PGT che l’attuale amministrazione, correttamente, ha rimandato ai nuovi amministratori, il tutto senza procurare “devastazioni”; un altro impegno importante sarà la collaborazione totale con i comuni limitrofi per trovare una soluzione definitiva al problema acquedotto. E dopo aver pensato a risollevare il bilancio comunale, dovremo pensare a rendere “Vivo il paese” con una serie di manifestazioni già previste nel nostro programma, per tutte le fasce di età».

 

La promozione della qualità di vita del paese potrebbe essere coniugata al rilancio turistico, visti alcuni segnali positivi e un paesaggio ancora integro, anche se confrontato con altre località della Valceresio.  Quali scelte si possono fare su questo fronte? «Pensiamo ad una serie di azioni volte a metter Viggiù al centro di un interesse che si estenda su tutta la provincia: dal progetto di riconoscimento dell’Unesco da seguire passo passo al “museo in cava”, con il recupero parziale di cava per realizzare un museo che racconti la storia dei picasass. E ancora la settimana della cultura con l’adesione al programma del ministero per l’attività culturale, manifestazioni e sagre con cadenza annuale come la giornata del pompiere, un festival musicale, “saperi e sapori”». Importante anche la promozione della partecipazione: «Mantenendo tutte le manifestazioni proposte negli anni precedenti, istituiremo, in collaborazione con lo sportello del volontariato e tutte le associazioni, un’importante “giornata del volontariato”».

 

Tra i problemi che affliggono Viggiù (e non solo), c’è la questione idrica, con i recenti dati sulla qualità dell’acqua, ma anche sulla situazione finanziaria del gestore idrico. «Occorre alzare il livello di guardia sul controllo del territorio e soprattutto aumentare i controlli, sia in quantità che in qualità dell’acqua, attraverso frequenti prelievi, condivisi con i cittadini. Per migliorare invece il servizio idrico, si devono fare investimenti “pesanti” in collaborazione con i paesi di Saltrio e Clivio che compongono Vi.Cli.Sa, la società dei tre paesi che gestisce oggi l’acquedotto».

 

 

Roberto Morandi
Lunedi 25 Maggio 2009