Vizzola Ticino - Roberto Stefanazzi, a giorni 33enne, capitana la "squadra" di giovani leghisti mandati a dare la sveglia all'elettorato del Carroccio nel paesello dal glorioso passato industriale a due passi da Malpensa
Un metallaro all'assalto di Vizzola con l'orda dei giovani padani

La Lega c'è: anche a Vizzola Ticino, quando si tratta di andare al voto. E spera di guadagnarsi, mal che vada, almeno un consigliere comunale cui far fare... palestra amministrativa. Sì, perchè la sua è una lista tutta di ragazzi tratti dal Movimento Giovani Padani. E giovane è anche il candidato sindaco, il non ancora 33enne Roberto Stefanazzi (nessuna parentela con Giovanni Stefanazzi candidato dal Fronte Nord). Non uno dei membri della lista è vizzolese. Ma non è un problema. in Comuni così piccoli, l'importante è esserci. Rapporti con Vizzola? «Io pochini in verità, ma mio nonno lavorava alla Caproni...» ricorda il candidato sindaco, gallaratese. Laureando in scienze politiche, celibe, appassionato di cultura celtica (è socio di Terra Insubre) e di heavy metal, con una passione per la storia, Roberto Stefanazzi è funzionario di partito part-time per la Lega, partito che frequenta fin dal 1993. Dal 2000 è tesserato, ed è stato per due legislature consigliere di circoscrizione a Gallarate centro, ha quindi un'infarinatura delle problematiche della sua città. Vizzola è un po' un altro pianeta, in mezzo c'è quella Malpensa che la Lega ha giurato di difendere, con esito finora modesto. «La nostra candidatura è un po' se si vule un appello al risveglio dell'elettorato leghista in paese, che pure c'è. . Quanto ai suoi valori, si dice un laico che crede nella libertà, della persona come del popolo, intesa come autodeterminazione, ma anche nell'amicizia e nel rispetto reciproco.

«Votatemi perchè sono giovane, padano, e credo fortemente in quello faccio» l'appello. Per Roberto Stefanazi Vizzola Ticino ha bisogno di una presenza di partito, dopo aver visto finora solo liste civiche: «votando noi si fa una scelta chiara, una presa di posizione: e alle politiche ci hanno votati in cento.». In compenso, cinque anni fa alla candidata della Lega erano andati quattro voti quattro. Ciò di cui Vizzola non ha bisogno «è la speculazione edilizia, è un Comune piccolo e non deve speculare sugli oneri di urbanizzazione». Quanto al vicino, incombente aeroporto che quasi soffoca l'antico borgo semidisabitato e praticamente isola in cima alla sua ansa del Ticino il paesello di Castelnovate, dove si concentra la popolazione, il candidato leghista si attiene rigorosamente alla linea di partito: «Sono per il rilancio di Malpensa, nonostante Alitalia». Tanto peggio, tanto meglio: provvederà il mercato. In ogni caso, c'è ben poco che Vizzola possa fare, a parte difendere con unghie e denti il suo territorio residuo. «Contenere le previste espanzioni edilizie» è infatti uno dei punti di programma, insieme al recupero dell'area delle ex bonifiche Caproni, adiacente la chiesetta, anche in collaborazione con privati. «Sea voleva costruire una cittadella per i dipendenti nel vecchio borgo di Vizzola, un'idea che ci lascia perplessi» dice; «se si farà, si salvaguardi attentamente l'identità architettonica di questo abitato. Sul fronte sicurezza, l'idea è di entrare nell'Unione comunale di Ferno e Lonate, visto che sul territorio c'è un solo vigile e con Malpensa accanto non ci si sente del tutto tranquilli. «Evitare infiltrazioni malavitose» è un altro dei punti enunciati in materia. Non è, purtroppo, una banalità. Sul piano sociale, la Lega non si smentisce e il suo candidato chiede di dare un punto in più in graduatoria per i servizi ad anziani e portatori di handicap per i residenti da almeno cinque anni.

SdA
Mercoledi 20 Maggio 2009