Laveno Mombello - Grande partecipazione alla serata organizzata da Varesenews per la chiusura della campagna elettorale dei tre candidati sindaco Ielimini Reggiori e Giacon
Voti cercansi, tra lago, cultura e web

A Laveno le elezioni le hanno già vinte un po’ tutti. E per due ragioni. La prima, poiché nella serata di giovedì al teatro Franciscum di Mombello c’erano quasi tutte le 300 sedie occupate, segno di grande partecipazione. La seconda dal momento che i tre candidati che si sono sfidati sul palco hanno una visione simile per la cultura e le nuove tecnologie, che potrebbero portare vantaggi inattesi per i cittadini. Moderati dal collega Damiano Franzetti e controllati dalla mannaia del “clessidrone” – segnatempo usato nel palio locale – , Ercole Ielmini, sindaco uscente e appoggiato dal Centrosinistra., Graziella Giacon (Lega e Pdl) e Alvaro Reggiori (civica) si sono confrontati sui programmi e le idee.
Le differenze, certo, fra i tre candidati sul palco si sono viste. Graziella Giacon è stata piuttosto analitica nella sua presentazione. Ha snocciolato una dietro l’altra le sue idee: dialogo coi cittadini, sicurezza, didattica e assistenza per i bimbi della materna, attivazione servizio informagiovani, assistenza anziani e convenzioni con la casa di riposo Bassani, creazione del centro sportivo, sviluppo turistico, battelli per le isole, solo per citarne alcune.
L’uscente Ielmini, il primo ad aver totalizzato un applauso, ha puntato sulla centralità della famiglia. “Cos’è – ha detto – un comune? E’ l’espressione di un insieme di famiglie e finché governeremo noi nessuna famiglia resterà indietro. Per noi non c’è solo il problema del singolo, che esiste, certo, ma punteremo sull’erogare servizi all’entità che appunto ci sta maggiormente a cuore: il nucleo famigliare”. Alvaro Reggiori, nel mezzo anche fisicamente fra i contendenti, ha scelto non a caso una via mediana nella sua presentazione. Ha citato con disinvoltura tanto Cicerone (“Non sono un ottimo oratore, spero di restare attaccato ai concetti, e le parole verranno da sé”) quanto la “Ricetta Reggiori”: il centro del lago appartiene a Laveno che deve sfruttarlo, poiché “la prima industria possibile è il turismo”. L’idea esposta da Reggiori tocca anche l’ipotesi di uno spazio camper con area attrezzata e in grado di portare in città una ricettività “mobile” capace di sopperire alla carenza di un gran de albergo: 40-50 posti letto.
I lettori di Varesenews hanno poi dato lo spunto per sapere qualcosa di più sulle intenzioni dei candidati in campo culturale. Qui esiste un’unanimità d’intenti nel valorizzare l’esistente facendo gravitare l’amministrazione attorno a due poli importanti per Laveno: la biblioteca civica di Villa Frua (“Una delle migliori della provincia” secondo il sindaco Ielmini) e la civica raccolta di terraglie di Cerro: “Il museo – ha detto la Giacon – che ha pure un’ottima acustica e potrebbe contenere musei”. Reggiori tira fuori dal cilindro anche un’altra potenzialità: la torbiera di Mombello che potrebbe essere spunto per un circuito naturalistico e di valorizzazione; e perché no, la realizzazione di un museo della pesca a Cerro. Poi è venuto il turno delle associazioni, anche in questo caso al centro delle domande e qui Graziella Giacon ha parlato della necessità di favorire gli spazi di due realtà importanti come la protezione civile e i volontari dei vigili del fuoco. Ma un’altra partita, dopo la cultura, che ha raccolto consensi, è stato l’approccio con le nuove tecnologie. Se per Ielmini la rete deve essere non solo Internet (su cui gli amministratori non devono essere esperti), ma il web inteso come elemento capace di unire le famiglie, Giacon e Reggiori sono d’accordo su l’attivazione di reti wi-fi aperte a turisti e residenti, e rivolte anche alla promozione turistica. La parte finale del dibattito ha consentito anche al pubblico di intervenire in sala nel corso della serata.
 

Andrea Camurani - andrea.camurani@varesenews.it
Venerdi 26 Marzo 2010