Laveno Mombello - I responsabili locali Bini e Salvemini rispondono a un'intervista rilasciata dall'ex presidente del consiglio provinciale, che per le comunali ha varato una lista civica. «Nei rapporti di amicizia si rispettano le scelte»
Scintille in riva al lago: il PdL contro Martelossi
Inizia a scaldarsi il clima elettorale a Laveno Mombello, dove alle prossime elezioni amministrative il sindaco uscente di centrosinistra Ercole Ielmini dovrà vedersela con due liste espressione del centrodestra, quella "ufficiale" sostenuta da Lega, PdL e Udc che propone Graziella Giacon e quella civica coalizzata attorno ad Alvaro Reggiori.
Ad accendere la miccia, nei giorni scorsi, un'intervista rilasciata a un quotidiano da Anna Maria Martelossi, già presidente del consiglio provinciale del PdL. Martelossi è esponente di spicco proprio della lista di Reggiori ("Laveno Mombello Cerro") e ha rifiutato la chiamata del partito per entrare a far parte nella lista varesina dei candidati alle elezioni regionali. Pur indicando in Raffaele Cattaneo il proprio politico di riferimento in questa tornata, Martelossi ha confermato la propria scelta sul territorio - quella cioé di non aderire alla compagine marchiata Lega-PdL-Udc - e comunicato che «dopo essere stata ignorata per tanto tempo, non capisco perché io sia stata chiamata per le regionali».
In risposta a queste parole sono quindi intervenuti i due coordinatori locali del PdL, Luca Bini e Leonardo Salvemini, che in un comunicato congiunto hanno voluto puntualizzare la posizione del partito. «Siamo obbligati a intervenire per fare chiarezza - spiegano - per evitare che un percorso di avvincinamento alla Lega venga macchiato da affermazioni frettolose e non corrispondenti alla realtà».
Bini e Salvemini sottolineano che «il gruppo politico di Laveno non è stato prevaricato dai rappresentanti provinciali in vista delle amministrative; abbiamo appreso che alcuni partecipanti al progetto unitario (anche l'ex sindaco Trezzi ndr) hanno intrapreso altre strade senza una valida giustificazione e non hanno condiviso un progetto politico disegnato per il bene del paese».
I coordinatori del PdL proseguono e attaccano ancora: «L'uscita dal nostro gruppo di due ex consiglieri dimostra che il loro interesse non è certo Laveno Mombello: la scelta di Giacon è stata condivisa da tutti noi e poi proposta ai responsabili provinciali. Crediamo che nei rapporti di amicizia si debbano sempre rispettare le scelte altrui anche se non condivise».
Bini e Salvemini chiudono ricordando come «Cattaneo non è l'unico candidato serio del PdL (per il Pirellone ndr) come dichiara Martelossi. Ricordiamo per esempio Ferrazzi che proprio a Laveno ha contribuito a portare il Mipam, oppure Zocchi e ancora Rienzo Azzi».
Insomma, sulle rive del Verbano la campagna elettorale è già nel vivo, in attesa della prossima stoccata.