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Laveno Mombello - La candidata sindaco del Centrodestra espone il proprio programma. «Il Pgt dev'essere variato: no a interventi troppo invasivi. E il turismo pensi in chiave Expo 2015»
Giacon: "Pratiche pił snelle per rilanciare la cittą"
Ha alle spalle l'appoggio ufficiale dei partiti di centrodestra, non nasconde di sentire un bella responsabilità, ma si presenta determinata a governare Laveno Mombello. Graziella Giacon, 58 anni, vanta una lunga esperienza di amministratrice culminata con un periodo da assessore provinciale nel e con la presidenza dell'Agenzia Formativa, lasciata nello scorso novembre pur continuando a lavorare nel consiglio di amministrazione.
![]() «Anzitutto bisogna riprendere il discorso legato all'albergo, che era presente nel vecchio piano regolatore voluto dalla Lega e che oggi è diventato un più generico “intervento”. L'idea è sempre quella di averlo nell'area della Ceramica Lago con la necessità di affiancargli i servizi necessari a renderlo fruibile. Intanto vorremmo continuare a incentivare i bed & breakfast e pensare a un'area camper. Diversamente da altri però non al Gaggetto: ci sono imprenditori che vogliono investire in questo campo su loro terreni, potremmo valutare queste proposte. Al Gaggetto invece, oltre a salvaguardare un'area esposizioni per manifestazioni come il Mipam, vorremmo attrezzare un vero e proprio lido completo di piscina. D'altro canto il turismo resta centrale, come ha evidenziato un recente studio della Liuc: ricordiamoci anche della grande opportunità dell'Expo 2015».
Il vostro comune si estende su diverse frazioni: come pensa di operare in questi ambiti?
«Mi sembra doveroso analizzare le necessità di ogni singolo paese. Un esempio è quello di Mombello dove la comunità ha mantenuto e continua a vivere una serie di tradizioni: qui va dato il massimo sostegno alle associazioni perché possano proseguire su questa strada. Cerro è una perla che vanta due spiagge importanti su cui andrà mantenuta alta l'attenzione sulla balneabilità e la pulizia; poi non dimentichiamo il Museo che ora sta vivendo un buon momento che va ancor più sostenuto con manifestazioni che vadano oltre la ceramica. Proprio Cerro, a mio avviso, dovrebbe ottenere un pontile per i battelli che va reintrodotto anche a Laveno e su questo appoggio il sollecito che sta facendo il consigliere regionale Ruffinelli. Al Ponte invece credo sia necessario migliorare sicurezza e illuminazione: il recente patto Maroni ci permette di lavorare anche su questo aspetto».
Veniamo a Pgt e viabilità, due temi sempre molto caldi. Che posizioni avete?
«Per la viabilità il problema che dobbiamo affrontare è quello dell'isolamento dato dai passaggi a livello. Dal nostro punto di vista ci pare impensabile il progetto di un cavalcavia all'ingresso del paese che avrebbe un impatto devastante; meglio agire sull'altra via d'entrata, il passaggio a livello delle Nord tra Cittiglio e Laveno e coinvolgere i tecnici in questo senso, anche pensando all'arrivo della Sp1 che ormai è imminente. Passando al Pgt, noi riteniamo che nelle scelte fatte dal Centrosinistra ci siano alcune cose da rivedere: deve diventare un documento snello, in cui le priorità siano il recupero dei centri storici e l'asseza di grossi interventi edilizi che stravolgano il territorio. Per esempio, si parla di 70mila metri cubi sulla collina di San Michele per i quali non siamo per nulla d'accordo».
Chiudiamo con una domanda classica: le prime mosse che farete se verrete eletti.
«Dal punto di vista amministrativo vorremmo verificare il bilancio e operare un controllo sulle finanze comunali per capire come agire in concreto. Verso la cittadinanza invece credo sia doverosa una mia visita di saluto a tutte le realtà del territorio: non devono essere le associazioni a venire dal sindaco ma sarà mio compito andarle a trovare per aprire un dialogo utile a tutti. E mi permette di dire un paio di altre cose».
Prego.
«Tra i primi nodi da risolvere c'è quello della sede dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, due enti cui va tutto il nostro ringraziamento per quanto fanno. E poi mi preme sottolineare il nostro futuro impegno nel sociale: dai progetti per le diverse fasce d'età a quello della “Banca del tempo” che aiuta a far crescere la solidarietà tra le persone. Fino alla decisione sui proventi delle farmacie comunali: vengano utilizzati per il sociale, non per l'edilizia».
Damiano Franzetti
Venerdi 19 Marzo 2010 |