Samarate - Trentanove anni, consigliere comunale dal 1997, è sostenuto da Lega e PdL. Tra le proposte la semplificazione della burocrazia, il recupero del decoro urbano, gli investimenti in energie rinnovabili
Tarantino punta sulla voglia di cambiamento

A Samarate, là dove negli anni ottanta partì l'avventura di tale Umberto Bossi, la Lega sogna di ritornare a prendere le redini dell'amministrazione: mesi fa ha lanciato la candidatura di Leonardo Tarantino, trentanove anni, commerciante del settore agricolo che lavora tra Verghera e la Puglia; già segretario provinciale del carroccio, siede in consiglio comunale da tredici anni, dal 1997. Dopo una lunga trattativa, ha incassato anche l'appoggio del PdL. «Abbiamo messo a punto un programma concreto e con idee innovative».

Nei programmi si inseriscono tante proposte e promesse. Quali saranno le scelte da attuare subito, le vostre priorità?
Al primo posto la semplificazione dell'attività degli uffici comunali, per agevolare le imprese e rendere più semplice la vita ai cittadini, riducendo anche gli spostamenti. Quanto agli investimenti, puntiamo in particolare alla sistemazione delle strade e all'attuazione del progetto di un campus che riunisca le scuole elementari e medie di Samarate, con nuove strutture. Abbiamo previsto un consistente investimento nelle energie rinnovabili, che consentano in futuro risparmi nei costi di gestione e che quindi si autofinanzino sul lungo periodo. E poi vogliamo recuperare un po' di decoro civico, con la creazione di un corpo di volontari che vigili, sapendo a chi rivolgersi per risolvere i problemi.

Avete fortemente criticato il Pgt presentato dal centrosinistra e avete annunciato importanti modifiche, se vincerete le elezioni. Quali sono i punti principali?
Servono previsioni più contenute, perché le aree a standard sono troppo consistenti, sarà impossibile riqualificarle. Sull'edificazione, vorremmo favorire l'edificazione semplice (quella del cittadino che si costruisce la villetta, per intendersi), anche per dare lavoro alle imprese locali. Non vogliamo altri supermercati, quindi elimineremo la previsione di due centri previsti dal Pgt. Introdurremo poi norme pesantemente vantaggiose per il recupero del centro storico, tutelando la specificità dell'edificazione orizzontale dei nostri centri.

E sulla viabilità - e in particolare sulla variante della 341 - cosa intendete fare?
La variante alla 341 è positiva in ogni caso, non ci opporremo come ha fatto il centrosinistra. Certo chiederemo compensazioni ambientali, cercando il risultato migliore. Quanto alle altre opere, è difficile indicarle oggi: il nostro impegno è sulla creazione di un sistema con due rotonde sull'incrocio tra la statale, via Verdi e via Rimembranze.

Le Lega ha nel suo Dna la promozione della cultura locale. Nelle settimane di campagna elettorale si è parlato molto di strutture, ma poco dei progetti, di come fare cultura in una città divisa in frazioni diverse...
Vorremo creare degli eventi che sappiano richiamare pubblico da fuori: per farlo serve dare continuità alle iniziative. Al contempo bisogna confrontarsi con le realtà circostanti, che rappresentano un'opportunità: dobbiamo lavorare per far sì che gli eventi legati a grandi proposte di Busto e Gallarate facciano tappa anche a Samarate. Da questo punto di vista, la Fondazione Montevecchio può avere un suo ruolo, una volta rimessa in ordine.

Perchè votare il candidato di Lega e PdL?
Votate Tarantino per cambiare: in questi mesi ho percepito scarsa soddisfazione tra i samaratesi e tanta voglia di cambiare. Tutte le altre liste vedono la presenza di rappresentati che hanno un passato nell'amministrazione uscente.

Roberto Morandi
Giovedi 25 Marzo 2010