Saronno - L’ex primo cittadino chiede perché il rinomato istituto superiore non abbia ottenuto l’opzione “Scienze applicate”: “Forse perché ci sono studenti che arrivano anche da altre province?”
Gilli: “La Provincia dimentica il liceo Grassi”
Ancora bagarre sul futuro del liceo G.B. Grassi di Saronno. Secondo Pierluigi Gilli, ex sindaco oggi candidato per Unione Italiana, la Provincia di Varese, attuando la riforma Gelmini avrebbe dimenticato l’istituto superiore cittadino:  «L’importante opzione Scienze Applicate, seppure richiesta – spiega -, non è stata assegnata al Liceo Scientifico “G.B. Grassi”, unico liceo scientifico rimastone privo in tutta la provincia».
L’Amministrazione Provinciale ha infatti recentemente approvato il pacchetto degli indirizzi scolastici delle scuole medie superiori della provincia, per attuare le linee della riforma Gelmini: «L’Assessore Provinciale Avv. Pellicini ha dichiarato in proposito che “si è voluto dare un’anima
alle istituzioni scolastiche provinciali” – racconta Gilli - tramite la nascita di poli di riferimento in base alle materie di studio; sono poi stati organizzati quattro incontri informativi in diverse città, per aiutare genitori e ragazzi nella scelta del percorso scolastico superiore. Sembrerebbe tutto perfetto;  ma non è così».
 
Sul futuro del liceo saronnese Gilli aveva già esposto i propri dubbi in passato, ottenendo una risposta con rassicurazioni da Pellicini. «Ora, a giochi fatti – prosegue l’ex sindaco -, la decisione è sconcertante e penalizzante; il nostro liceo scientifico, infatti, ha titoli di merito incontestabili, che lo rendono scuola di eccellenza, isola felice in un panorama italiano sconsolante; allora per quali razionali motivi la Provincia ha concesso questo indirizzo agli altri Licei Scientifici - Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Luino (che magari non l’avevano nemmeno chiesto) – e non a Saronno, dove il “G.B. Grassi” brilla per i prestigiosi riconoscimenti ottenuti e per la presenza di tutti i requisiti necessari? Perché questo indirizzo non è stato attivato nel Saronnese nemmeno in altre scuole medie superiori? Anche a Tradate è stato concesso, all’I.S.S. “Geymonat”, che aveva già il liceo tecnologico sperimentale».
 
«Saronno e il Saronnese sembrano sconosciuti alla Provincia, che ha limitato i quattro incontri
informativi a Varese, Gallarate, Luino e Gavirate: il sud della provincia è ancora una volta
del tutto dimenticato – continua Gilli -. In questo modo, l’offerta formativa del territorio saronnese è stata privata di un polo scientifico di riferimento in cui siano presenti tutti gli indirizzi previsti dalla riforma Gelmini, con un depauperamento della possibilità di scelta, in quanto i preesistenti indirizzi P.N.I. e scienze sono aboliti e gli studenti che desiderano una formazione più specifica nell’area scientifica (sono moltissimi) saranno costretti a rivolgersi a scuole fuori Saronno o a rinunciare».
 
«Si sussurra – chiude senza usare mezzi termini - che la vera motivazione sia che l’invidiabile polo scolastico saronnese è a servizio in grossa parte di studenti provenienti dalle contermini Province di Milano, Monza e Como, sicché la Provincia di Varese non intende investire più di tanto a favore di un’utenza esterna. Ma i Presidenti provinciali di Varese, Como e Monza sono leghisti e quello di Milano del Pdl: possibile che, in questa conformità di posizioni politiche, non siano in grado di trovare forme di collaborazione anche economica compensativa? Intanto, la “penisola”, così è chiamato il Saronnese a Varese, è stata penalizzata per l’ennesima volta; speriamo che ci sia un ravvedimento operoso; a tal fine, confido nell’intervento operoso di tutti gli altri Candidati a Sindaco».
Manuel Sgarella
Giovedi 18 Febbraio 2010