Saronno - L’ex sindaco e candidato di Unione Italiana commenta favorevolmente l’approvazione alla Camera del provvedimento per gli enti locali
Gilli: “Riduzioni assessori? Noi siamo già pronti”

 

«Nel mio programma, ho già previsto in sei il numero degli Assessori, anticipando la nuova legge; di più, ho pensato alla riorganizzazione degli Uffici Comunali in sei settori, con suddivisione in servizi, ed all’abolizione immediata della figura del direttore generale, sostituito da una conferenza dei dirigenti con il Sindaco». Parole del dell’ex sindaco e candidato di unione Italiana Pierluigi Gilli che in un comunicato commenta il provvedimento della Camera approvato giovedì: «Per lo snellimento dei lavori del Consiglio Comunale, propongo anche la creazione di sei Commissioni Consiliari permanenti, una per ciascuno dei sei assessorati, al fine della disamina preliminare dei provvedimenti da sottoporre al Consiglio, dove le deliberazioni arriveranno in tal modo già note e discusse anche all’interno di tutti i gruppi consiliari e forze politiche. Insieme all’applicazione delle recentissime norme in materia di riforma dell’amministrazione, questo nuovo assetto dovrebbe consentire maggiore conoscenza preventiva, risparmi di tempo e di discussioni, efficienza ed efficacia».
«Muoversi, dunque, secondo le linee di semplificazione e trasparenza è una necessità imposta dalla realtà; tenuto conto della diminuzione ope legis degli Assessori (solo sei a Saronno), mi domando come riusciranno certe coalizioni molto composite a raggiungere l’equilibrio, con così pochi posti. Ci è stato detto (anzi: urlato) demagogicamente che si tratta solo di costi, sicché il numero degli Assessori sarebbe indifferente se se ne diminuiscono le già magre indennità (che sono una bazzecola se rapportati ai lauti stipendi di Senatori, Deputati, Consiglieri Regionali, Assessori Provinciali, i quali tutti – eccetto che alla Provincia – godono anche di innumerevoli e cospicui benefit, dalle ricche pensioni, al rimborso delle spese di missione, ai viaggi gratuiti, ai portaborse, spesso all’auto blu, ecc.)».
«Per fortuna – conclude Gilli -, noi non dobbiamo rivedere il programma, siamo stati anticipatori convinti – come diceva Luigi Einaudi – che quando “comandano” in troppi, non comanda nessuno (o solo qualcuno nell’ombra, sospettiamo noi, uditi i rumors circolanti secondo cui chi agogna alla Presidenza del Consiglio Comunale pretenderebbe di partecipare come uditore alle sedute della
Giunta – che sono segrete per legge!); vedremo come lo modificheranno gli altri».
Venerdi 5 Marzo 2010