Albizzate - Urbanizzazione, ronde e associazioni. Alla fine della terza amministrazione leghista l'assessore riflette sul passato e sulle speranze per il futuro
Zorzo, la Lega e Albizzate, un bilancio di fine mandato

Assessore all’Istruzione e Cultura, alle tematiche giovanili, nonché consigliere provinciale impegnato in 2 commissioni, lavoro-politiche giovanili e ambiente: Mirko Zorzo è senza dubbio "uomo forte” dell’amministrazione leghista albizzatese.
Verde padano
, dal colore delle cravatte a quello del suo furgoncino vintage, Zorzo sa senza ombra di dubbio da che parte sta ma è anche tra i più propensi alla discussione, se non nella sostanza almeno nella forma, con le opposizioni. Nella forma lo è perché privatamente è sempre più che disponibile al dialogo, nella sostanza meno, dato che il consiglio comunale albizzatese non ha mai contemplato forme di confronto quali ad esempio le commissioni comunali.
Di indiscutibile c'è sicuramente il suo attaccamento per il territorio e per Albizzate, al quale ha sempre dato la precedenza assoluta nonostante gli impegni in provincia.
Giunti quasi alla fine della terza amministrazione leghista albizzatese (con l’inizio del nuovo anno si va al voto), Zorzo traccia un breve bilancio della sua attività e di quella dell’amministrazione comunale.
(Una piccola curiosità: parlando di Lega Zorzo si è dichiarato di ispirazione "Maroni", nel senso del ministro dell'Interno, e di un certa moderazione e realismo nel fare politica. E non è mancata qualche critica agli eccessi del sindaco di Adro, «ad Albizzate non accadrà niente del genere, le scuole non si toccano». E tuttavia le strisce pedonali..)

Dopo 3 mandati l’operato della Lega ad Albizzate può già essere considerato in un’ottica del lungo periodo, qual’è la valutazione personale che ne fa?

Secondo la mia percezione Albizzate, negli ultimi 10 anni, è cambiato in meglio. Io sono in consiglio comunale fina dall’inizio di questa esperienza e mi sento di dire che sono state date risposte concrete a molti dei bisogni che provenivano dal paese. Una di queste erano le esigenze provenienti dall’area sportiva e da questo punto di vista penso ad esempio che la tensostruttura al campo sportivo di via Veneto sia un ottimo risultato. Personalmente ho sviluppato anche un buon rapporto di collaborazione con le scuole, con la biblioteca, con le associazioni. Altro risultato notevole è stato l’acquisto dell’istituto, un simbolo per la nostra cittadinanza, situato nel cuore del paese.

Lo sviluppo urbanistico del paese ha suscitato spesso qualche protesta, in particolare a nord dove è stata sacrificata un’importante area verde ed è sorta la nuova via Pontida. Quali prospettive ora?

Obiettivamente sono convinto che il paese sia saturo. Chiunque sarà chiamato a governare non dovrà più costruire, farlo sarebbe irresponsabile. Nel Pgt (il piano di governo del territorio) che stiamo elaborando vogliamo chiarire questa volontà: tutela degli spazi verdi e priorità alle ristrutturazioni.

Cosa si è mosso invece nelle realtà scolastiche. A Valdarno ad esempio la comunità è stata a lungo preoccupata per il futuro della scuola elementare, si sente di dare una rassicurazione?

A Valdarno il problema si era posto con l'accorpamento introdotte dalle leggi del ministro Gelmini. Siamo riusciti tuttavia a raggiungere un numero tale di alunni che ne garantisce la continuità. E attualmente è assolutamente indiscussa la continuità scolastica. Del resto il trend delle nascite è in crescita, anzi ci sarà un ampliamento dell’offerta educativa quando inizieranno i lavori alla scuola materna ad Albizzate. Per quel progetto c’è già un contributo di 150mila euro, momentaneamente bloccato dai vincoli imposti dal patto di stabilità.

Sulla sicurezza ci saranno novità? È stata avvistata una pattuglia di albizzatesi al “corso per le ronde” organizzato in Provincia alla presenza del Prefetto..

Abbiamo già fatto molto da questo punto di vista, ad esempio in piazza. Da quando c’è la nuova sede comunale l’area è ben illuminata anche di notte e video sorvegliata. Del resto parlando con le forze dell’ordine che presidiano il territorio ho avuto dei dati molto confortanti sull’incidenza dei reati dalle nostre parti. Confermo, a breve partirà questa nuova attività degli osservatori volontari (le ronde) secondo tutte le indicazioni impartite dalla prefettura e in contatto costante con le forze di sicurezza del territorio. A breve arriveranno anche i giubbini e le torce della Provincia.

Prima parlava del patto di stabilità, visto da questo punto di vista non è stato un errore l’acquisto dell’istituto con un mutuo di soli 10 anni? Le rate molto elevate di fatto hanno paralizzato gli investi per il paese


Si è trattato di scegliere, noi abbiamo preferito pagare il debito nel minor tempo possibile. Senza scaricarlo sulle generazioni future. Ed ora abbiamo quasi finito e gli albizzatesi hanno una nuova sede comunale e presto nuovi spazi per le associazoni.

Lei fa parte di due commissioni in qualità di consigliere provinciale a Varese. Perché ad Albizzate non avete mai accettato la richiesta delle opposizioni di istituirle? La mancanza di dialogo in consiglio comunale è un dato di fatto, comunque la si pensi, negativo


Purtroppo non ci sono mai state le condizioni. Credo che le commissioni siano un fatto positivo se fatte da persone che si presentano con un ruolo propositivo. Personalmente ho un bruttissimo ricordo di quelle che ci sono state all’inizio, nel ’97. Tuttavia auspico che nel prossimo mandato ci possano essere nuove forme di dialogo.

Cosa farà la Lega alle prossime elezioni? Secondo lei non è necessario un ricambio nel gruppo di “governo”?


La mia speranza è sicuramente la presentazione di una nuova lista della Lega Nord, poi certo anche l’arrivo di persone nuove è sempre un fatto positivo. tuttavia non abbiamo ancora avviato una riflessione sulle prossime elezioni. Effettivamente stiamo attraversando un momento delicato sotto molti punti di vista, quindi ribadisco che ancora non ci siamo confrontati sul da farsi.

Tomaso Bassani
Giovedi 14 Ottobre 2010