L'intervista - Il 66enne assicuratore rappresenta l'unica lista civica sopravvissuta in questi cinque anni. Si nega ai dibattiti perchè vuole rispondere solo ai cittadini: «Ho tanti difetti ma sono onesto»
Audio Porfidio, un lavoratore contro la politica delle chiacchere

Audio Porfidio può ritenersi soddisfatto:lLa sua è l'unica lista civica di quelle presenti nel 2006 ad essere sopravvissuta cinque anni dopo. A 66 anni ci riprova senza alcun timore e si ripresenta con "La Voce della Città" candandosi a sindaco di Busto Arsizio. In questa città vi approdò 40 anni fa da Armento, un paese agricolo della provincia di Potenza, da una famiglia contadina. A Busto si è sposato e si è separato, è padre di due figli di 35 e 19 anni ed è noto per la sua attività di assicuratore. Dice di sè di avere «tanti difetti e di essere un rissoso» ma al contempo si definisce «una persona onesta» che risponde al motto «odio i fessi, i ladri, i bugiardi e amo gli onesti».

Dopo 40 anni a Busto Arsizio può dirci come ha visto crescere la città?

Mi sono fermato qui perchè era considerata una città produttiva, oggi è una città dormitorio. Quelli che l'hanno amministrata l'hanno spenta anno dopo anno pensando ai propri interessi. Solo per fare un esempio: ci sono voluti mesi di telefonate per far ripartire la fontana di piazza Garibaldi. I topi, invece, sono i veri protagonisti mentre ai commercianti si chiedono soldi per occupazione di suolo pubblico se volessero investire qualche soldo per l'arredo urbano. Questa città sto vedendo, piegata su se stessa che non ha nemmeno un'entrata dignitosa. Solo la rotonda di piazzale Crespi dà un po' di dignità ad una città che merita ben altro. Non a caso la manutenzione di quella rotonda la paga la mia società.

Perchè ha deciso di non partecipare ai confronti tra candidati?

L'ho spiegato con un comunicato stampa. Io rispondo solo ai cittadini. Non ho l'oratoria di Farioli, non sono un incantatore di serpenti, preferisco parlare con i fatti piuttosto che con le parole.

 

Quali sono i punti qualificanti del suo programma?

Se verrò eletto sindaco provvederò ad una vera e propria ristrutturazione di Busto Arsizio per dimostrare che i cittadini non hanno votato un oratore ma un lavoratore instancabile. Prima di tutto bisogna rimettere in sesto le strade e i marciapiedi perchè la situazione è vergognosa. Ci sono intere zone dove gli automobilisti ci lasciano le sospensioni delle auto. Anche l'illuminazione della città è in uno stato pietoso e la mancanza di sicurezza dipende anche dalla mancanza dei lampioni. Altro punto importante è la riqualificazione degli alloggi popolari: ho visto case abitate da intere famiglie dove l'umidità trasuda dai muri, dove le finestre sono rotte. Se verrò eletto mi occuperò di verificare le condizioni di tutti gli appartamenti comunali e dell'Aler. Aumenteremo le verifiche anche per vedere se ci sono furbi. In generale, comunque, porremo l'accento sulle nuove povertà: basta andare a farsi un giro alla mensa dei frati per capire che oggi i nuovi poveri sono spesso mariti separati o normali cittadini che hanno perso il lavoro e all'improvviso sono piombati nella povertà.

Come ha scelto i candidati consiglieri?

Ho scelto persone giuste per i posti giusti. E' una squadra formidabile fatta di persone serie, oneste e preparate. Non abbiamo persone da sistemare, favori da ricambiare. Prova ne è il fatto che spesso le mozioni presentate dalla mia lista sono state approvate dalla maggioranza. Noi facciamo proposte utili senza colore politico. Anche per questo ho votato con la maggioranza quando venivano proposte cose sensate.

Orlando Mastrillo
Martedi 26 Aprile 2011