Cittiglio - Diversi "rimpasti" rispetto a cinque anni fa: ora gli aspiranti sindaci sono Anzani, Cellina e Cadario. E non si esclude la presenza di una lista al femminile
Tre candidati pronti a darsi battaglia

Si vanno delineando gli schieramenti che parteciperanno alla prossima tornata elettorale per il comune di Cittiglio. Sono tre, a quanto pare, le liste pronte a competere per la poltrona che verrà lasciata libera dall'attuale primo cittadino, Giuseppe Galliani, giunto al termine del proprio secondo mandato e quindi non più candidabile per la fascia tricolore. Ma non si esclude del tutto una possibile sorpresa, la formazione di una lista di sole donne: idea non facile da percorrere ma di cui in paese si sente parlare da qualche tempo.

Di certo le elezioni 2011 saranno all'insegna di un certo rimpasto: la lista di centrodestra che sosteneva Galliani infatti dà fiducia all'attuale vicesindaco, Fabrizio Anzani: leghista, 40 anni, dirigente in una grande azienda, sarà lui a correre per la poltrona principale sostenuto da molti degli attuali consiglieri di maggioranza. Non però da Antonio Cellina che si candiderà a propria volta alla guida di una lista civica senza colore politico e dal probabile nome “Impegno per Cittiglio”: Cellina è molto conosciuto in ambito cattolico ed è anche corrispondente valcuviano per il Settimanale, periodico della Diocesi di Como. Quest'ultimo – tuttora coordinatore locale del PdL - dovrebbe “ereditare” parte del gruppo che cinque anni fa sostenne Manolo Marzaro nella competizione contro Galliani (vi erano altri due candidati) ma non quello di parte del centrosinistra. Va infatti al voto con una propria lista Daniele Cadario, a suo tempo vicesindaco di Cittiglio durante l'amministrazione Marzaro e ora in via di definizione di un proprio gruppo. Manca ancora qualche dettaglio, ma la presenza di Cadario tra i candidati sindaci pare ormai certa.
A livello partitico l'unico movimento ad aver dato subito un appoggio diretto è la Lega Nord, concentrata sul nome di Anzani; non si esprimono in modo ufficiale né il PdL né il Pd che comunque stanno seguendo con attenzione l'evolversi della situazione, come dichiarano i dirigenti provinciali dei due partiti.
Damiano Franzetti
Venerdi 8 Aprile 2011