Gallarate - Diciotto uomini e sei donne nella lista che appoggia l'ex assessore all'istruzione. "Siamo una lista civica, tredici candidati vengono dalla società civile" spiega il coordinatore Liccati
Libertà per Gallarate lancia la candidatura di Luca Carabelli

Libertà per Gallarate Luca Carabelli sindacoUna lista solitaria contro tutti. "Libertà per Gallarate" si presenta alle elezioni a sostegno di Luca Carabelli, l'ex assessore all'istruzione ex-An vicino a Futuro e Libertà. «Libertà per Gallarate è una lista civica, ed è una proposta politica di centrodestra,  alternativa all'attuale governo monocolore PDL» puntualizza subito Franco Liccati, il coordinatore della lista, che riunisce 13 persone che vengono dalla società civile e 11 con un passato politico, in partiti diversi nell'ambito del centrodestra. 18 gli uomini e 6 le donne. Insieme a Federazione della Sinistra (i due partiti ci perdonino l'accostamento) è l'unica lista che ha scelto di mettere in ordine alfabetico i propri candidati, senza scegliere un capolista e lasciando solo agli elettori la scelta.

«Presentiamo un programma innovativo e molto diverso rispetto agli indirizzi dell'attuale amministrazione - dice ancora Liccati - con un cambio di rotta a 360°, che sarà sicuramente apprezzato dai cittadini di Gallarate. Siamo assolutamente alternativi all'attuale proposta del PDL di Gallarate perché abbiamo una visione politica del centrodestra diversa, crediamo in una politica partecipata e più vicina ai cittadini, crediamo nel merito, crediamo nei giovani, crediamo nel lavoro, e crediamo nei valori e nelle regole». Libertà per Gallarate ha scelto come candidato sindaco Luca Carabelli, «un uomo di assoluta affidabilità sia sul piano umano (persona umile, onesta, altruista e sempre a disposizione) che sul piano tecnico» conclude Liccati. L'ex assessore all'istruzione (e prima ancora al bilancio) si è dimesso a dicembre, quando il PdL ha fatto fuori il compagno di partito Franco Liccati dalla 3SG. Nessuno cacciò Carabelli dalla giunta, ma lui si dimise lo stesso, creando anche qualche imbarazzo nell'amministrazione, visto che era uno degli assessori a cui anche l'opposizione riconosceva meriti. Oggi si ributta nella mischia sostenuto da una sola lista, senza accordi. Il suo slogan è "voglio amministrare, non fare affari".

 

r.m.
Lunedi 11 Aprile 2011