Gallarate - Il candidato della Federazione della Sinistra ha aderito all'appello di Andrea Buffoni per un rinvio della nuova società che gestirà i rifiuti. Ma ha anche proposte per l'intero gruppo di aziende ex municipalizzate
Le idee di Ennio Melandri per "rifondare" Amsc

Anche Ennio Melandri (nella foto) aderisce formalmente all'appello di Andrea Buffoni per rinviare a dopo le elezione la scelta del socio privato della nuova società di Amsc che si occuperà della raccolta dei rifiuti. «Nel programma mio e delle lista della Federazione della Sinistra - ricorda Melandri - parliamo della necessità di rifondare l’Amsc come bene di tutti, perché il patrimonio gestito dalle varie aziende che dell’Amsc sono emanazione è pubblico e di conseguenza gli indirizzi, le scelte e i bilanci devono rispondere a requisiti di estrema trasparenza, accessibilità e leggibilità, cosa che ora non avviene». Al di là della questione della nuova società della "galassia Amsc" (all'appello di Buffoni ha aderito anche il Pd), il candidato della Sinistra ha in mente un percorso preciso: «la riduzione del numero delle società (ben 9) per ricondurre tutta la struttura ad una dimensione più gestibile e controllabile e per abbattere i costi dei vari Consigli di amministrazione, Collegi sindacali, Revisori dei conti; il rispetto dei nuovi amministratori al requisito della comprovata capacità gestionale, senza che ci sia alcun intreccio tra incarichi in Consigli di amministrazione e ruoli politici». E infine Melandri propone «il ritorno dell’Azienda alla sua naturale vocazione», la fornitura di servizi pubblici ai cittadini secondo criteri di qualità e di economicità, «abbandonando tutte quelle attività o quegli interventi che non siano gestione tipica di una azienda a partecipazione pubblica, come la gestione di piscine in altri  omuni o la realizzazione di parcheggi, peraltro costati un’enormità e sempre vuoti».

Lunedi 18 Aprile 2011