Gallarate - Il vicepresidente del Pd in cittą per sostenere la corsa di Edoardo Guenzani. "Una comunitą deve avere i piedi per terra e guardare al futuro: il sindaco parli dialetto, italiano e inglese"
Enrico Letta a Gallarate: "Noi del Pd amiamo i comuni pił della Lega"

«Noi i Comuni li amiamo, non li disprezziamo». Il vicepresidente del Pd Enrico Letta arriva a Gallarate per lanciare la corsa di Edoardo Guenzani, accompagnato dai consiglieri regionali Alessandro Alfieri e Stefano Tosi e dal segretario provinciale Fabrizio Taricco. Ma anche per parlare dell'importanza dei Comuni e delle comunità per il Pd: «alle autonomie locali noi teniamo più della Lega». Per questo Letta si appassiona parlando dell'importanza delle elezioni locali, momento di democrazia importante per i cittadini. Perché parla di servizi, di ambiente, dell'idea stessa di comunità.
«Noi teniamo ad una comunità che abbia i piedi ben piantati per terra, che guarda la futuro: un sindaco deve parlare dialetto, italiano e inglese». Dialetto come simbolo delle radici e del locale, italiano per il senso di comunità più ampia e nazionale, inglese per affrontare la modernità.
Il rischio, altrimenti, è perdersi nella paura e nello smarrimento di fronte alla globalizzazione. Il rischio allora è il populismo: «alzare l'attenzione sui problemi e poi indicare dei colpevoli», senza risolvere nulla. L'esempio del populismo è visibile in questi giorni di fronte all'emergenza dell'immigrazione dal Nordafrica: «non abbiamo dovuto affrontare uno tsunami, ma un fenomeno che avremmo potuto affrontare». Ma per dare speranza all'Italia - e anche alle comunità locali - la prima attenzione deve andare ai giovani: «perché devono avere la libertà di costruire il loro futuro».
La serata è stata molto partecipata: sala piena per ascoltare Enrico Letta e il candidato Edoardo Guenzani. Prima dell'incontro con i militanti Letta ha anche visitato gli storici e apprezzati negozi Carù, libri e dischi (foto a sinistra). Anche da qui - dai luoghi della cultura - passa l'identità delle comunità.

Roberto Morandi
Lunedi 18 Aprile 2011