Gallarate - La Lega punta sui manifesti irriverenti, il PdL ha le auto pubblicitarie, il centrosinistra s'inventa la bici elettorale e scopre slogan divertenti. La corsa per il sindaco si fa fantasiosa
Il manifesto con la faccia non basta. Parte la campagna elettorale "creativa"

Per conquistare elettori mano libera alla fantasia. Che quella di Gallarate sia una campagna elettorale frizzante e non scontata, lo dice anche l'inventiva scatenata dai partiti e dai singoli candidati. Se il PdL ha lanciato lo slogan "il Massimo per…" per sostenere la corsa di Massimo Bossi, le altre liste non si sono fatte mancare risposte con contro-slogan più o meno ironici, da quello molto politically correct del Pd ("il massimo non basta, scegli il meglio") a quello decisamente più irriverente della Lega Nord. Ma ci sono anche messaggi in positivo: Sinistra Ecologia e Libertà ha inventato il manifesto "Abbiamo idee per una Gallarate migliore… sviluppiamole!", con i candidati ritratti in foto appese per lo sviluppo (come si usava ai bei tempi della fotografia analogica). Il Pd si è inventato anche la "bicicletta elettorale", con tanto di kit disponibile sul sito da stampare e appendere alla propria due ruote per chiedere una città più ciclabile. Il segretario del Pd Giovanni Pignataro domenica pomeriggio si è messo a girare anche con rimorchio per la bici al seguito, con un cartello per Guenzani sindaco. E anche la Lega ha fatto lo stesso, con il suo "carrettino ciclabile" in giro per la zona pedonale.
Il PdL rimane fedele invece alla pubblicità sulle Fiat 500, pellicolate con slogan e volto di Massimo Bossi: nel 2010  - insieme con il colore giallo - hanno portato fortuna ad Rienzo Azzi, eletto in Regione. C'è anche chi non si accontenta del "santino" e del profilo Facebook, ma prova a creare la sua "auto elettorale" per spuntarla nella corsa verso il consiglio comunale: così ha fatto Alessandro Petrone, con un'automobile che porta il suo nome e un Massimo Bossi pellicolato che si "affaccia" dal finestrino posteriore.
Sempre sui tabelloni elettorali, poi, ci sono anche gli slogan più taglienti. La Lega Nord va orgogliosa di due in particolare. Il primo è quello di denuncia su Amsc, "il buco con la caramella intorno", con l'immagine di una nota mentina di zucchero con il buco in mezzo,marchiata appunto "Amsc". L'altro manifesto messo in bella evidenza è invece quello su "Gallarate senza mafia".
Per il resto c'è l'impressione che i manifesti con i faccioni dei candidati non è che "tirino" più molto, i tabelloni sono semivuoti, a distanza di qualche giorno dal montaggio. Mentre su Facebook le pagine elettorali nascono come funghi e le bacheche sono arricchite dai messaggi personali dei singoli candidati (anche sulla pagina "Gallarate al voto", che è aperta a tutti). La competizione tra candidati interna ai partiti - le liste sono ben 19 - è del resto molto accesa.

Roberto Morandi
Lunedi 25 Aprile 2011