Malnate - L'appuntamento di discussione del candidato sindaco del Pd Astuti ha avuto un buon successo, grazie anche alla presenza di Alfieri e della dottoressa Valioni
Buon riscontro per la seconda tappa delle "ConversAzioni"

 Sala consiliare piena a Malnate per il secondo appuntamento di "ConversAzioni", la rassegna di incontri politici organizzata dal Pd cittadino. Il candidato sindaco Samuele Astuti, dopo aver dialogato qualche settimana fa con Giuseppe Adamoli di passione e di impegno in politica, ha approfondito ieri sera il tema della sanità e dei servizi alla persona in Lombardia. Ospiti della serata sono stati il consigliere regionale del Pd Alessandro Alfieri e l'assessore ai servizi sociali del comune di Saronno Valeria Valioni.

Durante il proprio discorso Alfieri ha auspicato la vittoria alle prossime elezioni per l’esponente del proprio partito: «Abbiamo qui l'esempio di Saronno. La vittoria del centrosinistra l'anno scorso è stata un segnale forte per la nostra provincia. Mi auguro che questo segnale si ripeta anche Malnate, a un anno di distanza». 

Argomento della serata sono state le recenti scelte fatte della Regione Lombardia in materia di sanità e le relative ripercussioni sulla realtà locale. Alfieri ha dato il proprio punto di vista sul tema, vedendone pregi e difetti: «Il modello lombardo è sperimentale, basato su un welfare composto da pubblico e privato. Il problema è che, con i tagli, il pubblico risulta difficilmente competitivo. Uno pensa al nostro modello sanitario come ad un sistema d'eccellenza. Poi, però, non tutti sanno che la carta regionale dei servizi ci è costata un miliardo di euro». Samuele Astuti, che ha assunto il ruolo di moderatore della serata, ha poi chiesto alla dottoressa Valioni di spiegare il proprio punto di vista sulla sua esperienza professionale e amministrativa: «La situazione attuale è difficile. I comuni hanno risentito fortemente dei tagli e un comune come Saronno, per esempio, ne ha avuti per ben 300 mila euro, pari circa al 5%». A fine serata Alfieri, sottoposto ad una simpatica interrogazione, si è dimostrato preparato sui confini della Somalia e, a chi gli chiedeva un parere sulla sua collega Nicole Minetti che ha recentemente dichiarato di immaginarsi tra dieci anni ministro degli Esteri, ha risposto prontamente «In realtà tra dieci anni, lì, preferirei esserci io». 

Venerdi 8 Aprile 2011