Varese - Un autentico capolavoro di politica fiscale di cui gli automobilisti devono ringraziare Berlusconi e Bossi
Mirabelli: "Auto, tasse inaccettabili"

Dichiarazione del consigliere Fabrizio Mirabelli sulle tasse automobilistiche:

«L'imposta provinciale di trascrizione, il balzello che si è costretti a pagare alla propria provincia ogni volta che si acquista un'auto nuova,  la quale, oggi, è di importo fisso, compreso, a seconda delle province, tra 151 e 196 euro (ogni amministrazione può aumentarla fino al 30% in più rispetto all'importo base fissato dalla legge in 151 euro), invece di essere abolita, sarà equiparata a quella che si paga quando si acquista una macchina usata.

Ciò significa che, se fino a 53 kW di potenza nulla cambierà e l'imposta resterà compresa, a seconda delle province, tra 151 e 196 euro, da 54 kW in su l'imposta sarà proporzionale alla potenza e sarà compresa, sempre a seconda delle province, tra 3,5119 € e 4,5655 €/kW.

Per esempio, un automobilista varesino che acquistasse una Volkswagen Golf 1.6 TDI 5p. Comfortline dal prezzo di listino di 22.850 € potrebbe pagare di Ipt 352 € invece dei 196 che paga oggi: un aumento scandaloso del 79,6%!!!

Una vera e propria mazzata, che secondo le prime approssimative stime dovrebbe fare incassare alle amministrazioni provinciali, gli enti che il centrodestra si era impegnato ad abolire, tra i 200 e i 300 milioni di euro in più all'anno.

Un autentico capolavoro di politica fiscale di cui gli automobilisti devono ringraziare Berlusconi e Bossi: il governo, infatti, invece di abolire l'imposta più iniqua che c'è, la raddoppia, estendendo alle auto nuove l'assurdo meccanismo previsto per le auto usate.
E parliamo di "trascrizione", cioè dell'atto con cui il Pra registra il passaggio di proprietà di un veicolo, atto per il quale, tra l'altro, si pagano 14,62 euro di imposta di bollo per aggiornamento della carta di circolazione, 9 euro di diritti "DTT", 29,24 euro di imposta di bollo per la registrazione al Pra, 20,92 euro di emolumenti Aci, l'ente che gestisce il Pra.

La nuova iniqua norma è contenuta nel decreto legislativo "in materia di autonomia di entrata delle Regioni a statuto ordinario e delle province", approvato dal governo il 31 marzo scorso.
 

Occorre, dunque, fare sentire la nostra voce affinché questo ennesimo balzello, inventato da chi aveva promesso di non mettere le mani nelle tasche degli italiani, possa essere cancellato»


Giovedi 12 Maggio 2011