Riceviamo e pubblichiamo
Dopo le “uscite” di Roberto Formigoni è forse meglio chiarire cosa è EXPO e cosa NON è
stato fatto negli ultimi anni.
“Serve prevedere padiglioni decentrati sul territorio e sportelli informativi nelle sedi locali di Regione Lombardia su EXPO 2015 perché questo spingerebbe il sistema pubblico e privato dei territori a promuovere idee e risorse.
E il tema non può che essere l’acqua dolce, di cui siamo i più forniti in Italia, che, con le sue molteplici storie e usi, unifica tutta la regione. L’acqua può essere la nostra identità a Expo” (Luca Gaffuri in Consiglio Regionale).
Expo 2015 (ovvero l’Esposizione Universale Milano 2015) avrà luogo a Milano tra il 1° maggio ed il 31 ottobre 2015. Il tema sarà “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e vuole includere tutto ciò che riguarda l'alimentazione: dalla mancanza di cibo per alcune zone del mondo all'educazione alimentare, alle tematiche legate agli OGM. Milano è stata già sede dell'Esposizione Internazionale nel 1906, quell’anno dedicata ai “Trasporti”.
EXPO 2015, SI E’ PERSO TROPPO TEMPO
La conquista di Expo 2015 è stata vittoria di tutti, non di una parte. Risultato ottenuto da una coalizione “a tutto tondo”. Però Expo 2015 si sta avvicinando rapidamente: bisogna cercare di fare in fretta, la scadenza è ormai prossima. Non si contano le occasioni in cui abbiamo denunciato il fatto di essere in ritardo e di aver anche perso non solo tempo ma anche credibilità.
IL MIO IMPEGNO IN CONSIGLIO REGIONALE
Nel corso della legislatura ho preteso discussioni su Expo 2015 in Consiglio Regionale perché è un progetto “lombardo”, non un argomento di parte o riservato a specialisti. Da ciò sono emerse diverse criticità:
- DEFICIT DI COMUNICAZIONE - Finora non si è investito a sufficienza per comunicare quanto EXPO sia importante come vetrina mondiale della nostra economia. A causa di una comunicazione inefficace, inesatta, non all’altezza, né dal punto di vista della quantità né della qualità, l’interesse verso EXPO 2015 sta scemando: esattamente il contrario di quello che dovuto accadere.
- MANCATO COINVOLGIMENTO DEI TERRITORI - Expo è vissuto come evento “Milanocentrico” non come una realtà coinvolgente tutte le province e i territori lombardi. Risultato: progressivo isolamento di Milano dalla Regione, dai territori che costituiscono la spina dorsale del nostro sistema produttivo e della nostra società.
COSA OCCORRE
- Investire per recuperare fiducia e visibilità. Expo non è occasione per sprecare denaro pubblico ma per investire risorse e ricavarne dei benefici che ci facciano uscire prima e meglio dalla crisi.
- Il sistema periferico non deve sentirsi utile solo come corollario a Milano. Ciò continuerà a favorire disinteresse e si perderà buona parte dei benefici dell’esposizione universale.
- Più comunicazione su modalità di partecipazione, costi, significato, sull’apparato organizzativo, sui benefici per il territorio. Promuovere strutture di riferimento cui rivolgersi: sportelli con numeri di telefono, nomi, volti, voci che rispondano a domande precise.
- Grazie al nostro impegno il Consiglio Regionale ha approvato l’Ordine del Giorno di adesione alla campagna “Sulla fame non si specula”. Expo non può essere indifferente al tema della fame nel mondo: 925 milioni di persone ne soffrono. Ora Regione Lombardia assicura la massima trasparenza sui prodotti finanziari in modo che, nella gestione della propria liquidità, l’Ente non faccia ricorso a prodotti derivati legati in qualsiasi modo a materie prime agricole (le cosiddette commodities).
IL TEMA DELL’ACQUA
L’acqua è la ricchezza lombarda che più ci lega a questo evento dato che il nostro territorio è il più ricco d’acqua dolce di tutta Italia con i laghi più affascinanti d’Italia, i fiumi, i ghiacciai. Con l’acqua abbiamo costruito il nostro successo industriale (dalla metallurgia alla seta); sviluppato l’agricoltura; realizzato vie di navigazione e collegamenti. Ora stiamo imparando ad utilizzarla come fonte di energia alternativa pulita.
L’acqua, elemento fondamentale della nutrizione, dovrà caratterizzare la nostra presenza ad Expo. Alcuni ragazzi della facoltà di Architettura del Politecnico di Lecco hanno predisposto un progetto per costruire dei padiglioni sull’acqua da posizionare sul lago di Como (sul ramo di Lecco, nel capoluogo lariano ed in alto lago) nonché sui laghi brianzoli (Alserio, Annone/Oggiono, Pusiano e Segrino). Ogni installazione avrà come tema un elemento che caratterizza il territorio: la storia dell’arte, un percorso turistico, una storia industriale, una via di comunicazione sull’acqua, l’alimentazione. Il tutto per rendere EXPO meno costoso e più coinvolgente per il nostro territorio.
UN CONSORZIO PER EXPO
Nutrire il pianeta è sì agricoltura ma anche tutela dell’ambiente, rispetto delle risorse naturali, sfruttamento delle risorse rinnovabili. La Brianza, fino agli anni ‘50, era un territorio prettamente agricolo. Successivamente si è riconvertito e ha vissuto l’intensa fase dell’industrializzazione senza cancellare la cultura agricola che ora si sta specializzando nel biologico, nelle primizie, nella floricoltura, nella salvaguardia delle colture autoctone. La
Brianza è stata il laboratorio di una trasformazione epocale che non ha mandato in crisi i rapporti sociali, che continua a vivere la solidarietà. Un laboratorio da far vedere e studiare per dimostrare come si possano fare certe operazioni.
EXPO: MODO PER FARCI CONOSCERE
Promuoviamo la nostra enogastronomia: dai vini che hanno ottenuto l’indicazione geografica tipica, alla produzione di salumi, alla pesca, alla produzione di formaggi. Mentre milioni di visitatori si affolleranno nei padiglioni milanesi, noi possiamo far sì che una parte si sposti dal capoluogo per incontrare le eccellenze locali.
LA CAPITALE MONDIALE DEL VOLONTARIATO
La Lombardia è la capitale mondiale del volontariato, dell’associazionismo, della cooperazione internazionale con i paesi in via di sviluppo. Migliaia sono le persone che fanno i cooperanti ai quattro angoli della Terra: sono loro i nostri migliori ambasciatori. Occorre destinare un padiglione, uno spazio, solo a loro ed alla loro opera, valorizzando la loro esperienza. Tutti riceveremmo tanto in cambio, anche dal punto di vista culturale.
EXPO: REGIONE LOMBARDIA DEVE CAMBIARE PASSO
Su EXPO finora c’è stata una gestione troppo stanca, tecnocratica, poco coinvolgente. Le nostre critiche nascono da manchevolezze concrete. Noi vogliamo che, su EXPO, Regione Lombardia cambi passo.
“E’ necessario che Expo diventi patrimonio di tutta la Lombardia e non solo di Milano, come
attualmente è percepito. Il nostro impegno è stato, e sarà ancora, quello di avanzare proposte che possano coinvolgere gli amministratori locali. L’obiettivo è non escludere nessuno cosicché l’esposizione vada veramente a beneficio di tutta la Regione”. (Luca Gaffuri in Consiglio regionale)