Malpensa - La Uil ha coinvolto i candidati alle regionali per un tavolo sul futuro di Malpensa. Si č parlato di sviluppo, lavoro e ambiente. Continua a preoccupare l'esistenza di Linate
Malpensa, la politica chiede pių dialogo col territorio
Cosa deve diventare Malpensa in futuro? Il tema è vastissimo e impegna la politica e l'economia varesina da anni. E' difficile trovare risposte in una tavola rotonda con candidati politici, ma la Uil da buon sindacato ha sentito il bisogno di introdurre con forza il tema, con tutto il suo corollario di conseguenze dirette e indirette sul territorio, in questo ultimo scorcio di campagna elettorale.
Non che Malpensa non fosse già stato il baricentro di numerose riflessioni di queste ultime settimane ma, come si dice, repetita iuvant.
Così questa mattina si sono seduti al tavolo i candidati alle prossime elezioni regionali, chi più chi meno, già ampiamente coinvolti dalle prospettive che riguardano Malpensa. C'erano l'assessore all'ambiente provinciale Luca Marsico, ora candidato Pdl per la Regione, il consigliere Pd Alessandro Alfieri, l'ex assessore regionale ai trasporti Raffaele Cattaneo, Cinzia Colombo di Sel e Jimmy Pasin del Pd, l'ex sindaco di Gallarate ora candidato con la lista Monti Nicola Mucci, Giuseppe Licata del Centro Popolare Lombardo e Rocco Andrisani per l'Italia dei Valori; con loro sono intervenuti i sindacalisti Uil Valter Galbusera, Enore Facchini, Liviano Zocchi e Aldo Palluoto, moderati da Alessandra Pedroni, giornalista varesina che da tempo si occupa dell'area di Malpensa.
Partecipazione territoriale
Se c'è un elemento comune sul quale tutti gli esponenti si sono spesi è quello della partecipazione territoriale delle scelte fatte sul futuro dell'aeroporto. “Fino ad oggi si è fatto poco per condividere le scelte sull’aeroporto - ha detto il Pd Alfieri - , e questo va evitato perché si tratta di scelte fatte lontano da qua ma che poi intervengono pesantemente sul territorio: l’obiettivo deve essere creare nuove forme di governance capaci di coinvolgere tutti i livelli interessati”. E su questo “la Regione dovrà avere un ruolo trainante - ha specificato il Pdl Marsico -, la comunicazione con il territorio dovrà avere maggiore priorità”.
“Cosa che fino ad oggi è venuta meno - spiega la leghista Claudia Colombo - ex sindaco di Ferno e assessore a Somma Lombardo - la Regione si è occupata molto di Malpensa in questi anni ma, come si suol dire, c’erano troppi polli nel pollaio e ognuno si occupava degli aeroporti con interessi diversi e contrapposti. Questo terrtiorio però ha pagato un prezzo altissimo e merita che dello sviluppo aeroportuale si incomincia a trattare con una voce e un interesse solo”.
Molto più critica l’assessore gallaratese Cinzia Colombo: “in Lombardia ogni 50 chilometri c'è un aeroporto e sono concorrenza uno con l'altro - ha spiegato la candidata di Sel - non c’è una logica a tutto questo e per di più ognuno ha presentato un progetto di sviluppo a se stante, come se tutti possano crescere indistintamente a scapito del territorio come prevede il masterplan di Malpensa”.
Sviluppo e “nemici” dell’aeroporto
Ad indicare i tre grandi elementi di criticità che pesano sul futuro di Malpensa ci ha pensato l’ex assessore Raffaele Cattaneo: “l’esistenza di Linate è un gravissimo freno allo sviluppo di Malpensa - ha spiegato l’ex assessore Pdl -. Ad oggi Linate è il vero hub nonostante non possieda le caratteristiche necessario a diventare un’infrastruttura fondamentale come invece potrebbe essere Malpensa: dobbiamo combattere la pancia dei milanesi e lavorare per l’interesse della Lombardia e del paese guardando di più allo scalo di Malpensa”. Le scelte fatte da Alitalia con il dehubbing e il nuovo piano nazionale redatto dal ministro Passera sono poi gli altri due grossi problemi secondo Cattaneo: “il piano presentatao non possiamo illuderci che sia una soluzione perché al suo interno contiene veramente poco servono risposte più precise”.
Nicola Mucci è, invece, ancora più radicale nel fare di Malpensa un’area strategica per il paese e per la regione: “la mi proposta è che di questa area si faccia un vero e proprio distretto - ha spiegato l’ex sindaco di Gallarate -, che gli vengano riconosciuti una serie di esenzioni fiscali per permettergli di attirare nuove imprese e permettergli di avere un vero coordinamento che coinvolga gli enti locali”.
Lavoro
L’esigenza emersa è anche quella di riproporre con forza il tema del lavoro che gravita intorno all’aeroporto: “non possiamo permettere che il lavoro prodotto a Malpensa sia in così grande parte precario e insicuro - ha spiegato Cinzia Colombo -, fatto di lavoratori che passano da una cooperativa all’altra con condizioni precarie e insicure”. Mentre per Pasin lo sviluppo di Malpensa va visto anche nel recupero di molte aree che in provincia di Varese esistono già: “non si può pensare all’espansione di Malpensa solo in termine di nuove colate di cemento - ha spiegato il candidato Pd -, le nuove aree previste i capannoni potrebbero essere individuate guardando alle tante aree dismesse di questo territorio, senza consumare suolo per “operazioni immobiliari” o servizi che portano via il lavoro dal resto del territorio”.
T.B.
Lunedi 11 Febbraio 2013