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Varese - Sono stati presentati nella sede dell’Idv varesino di via Marcobi, i candidati del Italia dei Valori per la provincia di Varese al consiglio regionale
Idv, presentati i sette candidati varesini
«Siamo pronti ad affrontare la sfida per dare un’alternativa al governo della Regione Lombardia e con questo presupposto nasce la lista che andremo a sottoporre all’approvazione degli elettori» ha affermato il loro portavoce, Alessandro Milani. Una lista formata «Da tre donne combattive e determinate che vogliono far valere il loro diritto di portare valore aggiunto in una politica che dimostra chiaramente di sentirne l’esigenza; da quattro uomini che vogliono cambiare, in forma radicale, il modo di far politica in quanto quello attuale è una vergogna» La scelta dei candidati ha avuto come filo conduttore: «La meritocrazia dimostrata nel lavoro svolto per il partito; la capacità di farsi portavoce delle necessità quotidiane dei cittadini; la competenza dimostrata nella proposta per la soluzione dei problemi; l’espressa volontà di credere che la Lombardia deve mantenere il suo ruolo di guida economico/politica del nostro Paese e che loro possono contribuire per realizzarlo; la dimostrazione di essere persone oneste, trasparenti e leali». Mentre le priorità dei candidati sono innanzitutto: «L’etica politica, che è presupposto imprescindibile per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo, il lavoro che deve restituire la dignità al lavoratore nel pieno rispetto dei suoi diritti, la salute che va garantita a tutti senza se e senza ma, l’istruzione che deve assicurare a tutti una seria formazione che offra opportunità, la cultura che è un fondamento imprescindibile per la crescita armonica della società, la qualità della vita che garantisca energia positiva per una visione costruttiva del futuro». Con loro c’era il capolista e riferimento in consiglio regionale Gabriele Sola: «Che sarà il modello da seguire, per tutti noi, in quanto è nostra seria intenzione comportarci come lui e cioè rinunciare a tutti i privilegi di cui oggi gode la nostra classe politica».
Lunedi 11 Febbraio 2013
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